La guerra in Ucraina frena la produzione Whirlpool: a Melano 10 giorni di cassa integrazione

La guerra in Ucraina frena la produzione Whirlpool: a Melano 10 giorni di cassa integrazione
La guerra in Ucraina frena la produzione Whirlpool: a Melano 10 giorni di cassa integrazione
di Aminto Camilli
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Lunedì 30 Maggio 2022, 03:45

FABRIANO -  La guerra in Ucraina preoccupa Whirlpool. Il prolungarsi del conflitto bellico, infatti, è in questa fase la causa principale del rallentamento della produzione nel mega stabilimento di Melano, unico impianto produttore di piani cottura a gas, elettrici e a induzione della multinazionale statunitense per l’area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa). 


Devono ancora essere fissate con precisione le date delle dieci giornate di cassa integrazione ordinaria annunciate dai vertici aziendali per il periodo a cavallo tra giugno e luglio, ma difficilmente si potrà fare a meno di ricorrere all’ammortizzatore sociale, che nella circostanza, tuttavia, verrà utilizzato soltanto al 50%.

L’applicazione della cassa integrazione nel sito di Melano si era già resa necessaria qualche settimana dopo lo scoppio della guerra, con l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, e fu per sei giorni, nel periodo compreso tra il 18 marzo e l’1 aprile. Ora, con il protrarsi del conflitto, senza che si intravedano spiragli per una attenuazione, la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente.

Di qui, la decisione di Whirlpool di attivare una nuova cassa integrazione ordinaria, sottolineando sia la temporanea contrazione dei mercati, soprattutto in riferimento al gas, sia le difficoltà relative al reperimento delle componentistiche elettroniche. Se si considera che tra giugno e luglio erano già state previste due settimane di ferie estive a rotazione, si prospetta una fase scarica di lavoro per lo stabilimento fabrianese. 
Ed è per questo motivo che i sindacati tengono a rimarcare la necessità che l’azienda monitori la situazione e agisca di conseguenza.

«Siamo consapevoli dei disagi a cui si sta andando incontro – osservano le parti sociali – ma, nel contempo, auspichiamo che Whirlpool si impegni a garantire un ritorno veloce alla piena produzione e ad assicurare i livelli di reddito dei dipendenti, i quali rischiano nuovamente di pagare di più le difficoltà derivanti dagli scenari mondiali».

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