Senigallia, ottomila euro per soli 18 giorni: bolletta dell'energia da capogiro per la pasticceria Zoppi

Senigallia, ottomila euro per soli 18 giorni: bolletta dell'energia da capogiro per la pasticceria Zoppi
Senigallia, ottomila euro per soli 18 giorni: bolletta dell'energia da capogiro per la pasticceria Zoppi
di Fabrizio Romagnoli
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Giovedì 25 Agosto 2022, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 12:59

JESI - Caro energia, si accumulano le segnalazioni di attività economiche e imprese che si ritrovano a fare i conti con la sgradita sorpresa di maxi aumenti in bolletta, con costi incrementati a dismisura rispetto agli stessi periodi dell’anno passato. E con timori crescenti per il futuro. «Il caro energia ha colpito anche noi – è la storica Pasticceria Zoppi di via San Francesco a Jesi a renderlo pubblico per bocca della ragioniera Teresa Coltorti - la nostra bolletta di luglio è quasi triplicata rispetto a quella dello scorso anno. Oltre 8mila euro da pagare per il solo mese passato per l’utilizzo dell’energia elettrica».

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La spesa choc

Un vero e proprio salasso, relativo peraltro neppure ad un periodo di piena attività per la pasticceria. «Appena diciotto giorni di apertura a luglio, dato che dal 19 del mese al 1 agosto siamo rimasti chiusi per ferie. Eppure un conto da 8mila e 262 euro in bolletta. Un importo mai visto – dicono da Zoppi – il confronto con un anno fa, quando invece eravamo rimasti aperti per tutti i 31 giorni di luglio, è eloquente: 2mila e 935 euro la bolletta relativa allo stesso periodo di dodici mesi fa. Una tendenza sempre più preoccupante e pesante. Come possono affrontarla le attività?». 
Nei giorni scorsi era stato ad esempio Luigi Loscalzo, della gelateria- cioccolateria Dolcevita in viale Don Minzoni, a segnalare i 5mila e 200 euro da pagare per l’energia elettrica relativi all’ultimo mese di luglio.

Pure in questo caso il decollo verticale dei costi rispetto al luglio del 2021 parla chiaro: era stata di 1. 139 euro la bolletta di allora. Un’emergenza rincari che è piena realtà ma pare essere purtroppo soltanto all’inizio. A livello locale, nel prossimo Consiglio il tema sarà portato in discussione da una interpellanza dei consiglieri Antonio Grassetti e Chiara Cercaci di Fratelli d’Italia: «Che intende fare l’amministrazione comunale di Jesi per aiutare famiglie e imprese a difendersi dal caro energia?». Evidenziano i due rappresentanti d’opposizione: «L’attuale situazione di emergenza per l’innalzamento dei costi dell’energia, sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese. Tale preoccupante momento obbliga, soprattutto le istituzioni, a prendere decisioni e rivedere la politica energetica, viste le timide azioni intraprese negli ultimi anni. La giunta regionale delle Marche, sin dal suo primo insediamento, ha voluto sviluppare le fonti energetiche rinnovabili attraverso la competenza, la concertazione e la condivisione». 

Il sostegno possibile

Grassetti e Cercaci richiamano l’attenzione su «agevolazioni, anche burocratiche, e contributi messi in campo dalla Regione per la costituzione e promozione delle Comunità energetiche rinnovabili. L’amministrazione di Jesi intende avvalersene? Le Comunità sono gruppi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili, a cui possono partecipare persone fisiche, piccole - medie imprese e perfino enti locali, singoli o associati, avvalendosi perfino di contributi economici. Un sistema, che pur non risolvendo i soverchi problemi creati dagli aumenti esagerati del costo delle bollette, si propone di contribuire al perseguimento di due finalità, individuabili nel risparmio e nell’incremento delle fonti rinnovabili» 

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