Garofalo, il primo giorno da presidente in pectore dell'Autorità portuale. Dove ha ricevuto la notizia, i messaggi dei colleghi. Il decreto la prossima settimana

Garofalo, il primo giorno da presidente in pectore dell'Autorità portuale. Dove ha ricevuto la notizia, i messaggi dei colleghi. Il decreto la prossima settimana
Garofalo, il primo giorno da presidente in pectore dell'Autorità portuale. Dove ha ricevuto la notizia, i messaggi dei colleghi. Il decreto la prossima settimana
di Andrea Taffi
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Sabato 13 Novembre 2021, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 15:40

ANCONA - La notizia della fumata bianca sull’accordo tra Giovannini e i governatori di Marche e Abruzzo, Vincenzo Garofalo l’ha ricevuta giovedì sera a Milano. E tra i primi a consegnargli i buoni auspici del caso ieri mattina, visto che ancora si naviga tra i “si dice”, una vecchia conoscenza di Ancona, suo conterraneo messinese, l’ex presidente della Corte d’Appello, Carmelo Marino. A tutti Garofalo ha risposto con garbo accostando la discrezione e le cautele necessarie perché quando c’è di mezzo una nomina ministeriale ci si può aspettare di tutto. 

 
La tribolata storia
E la tribolatissima storia di questa presidenza dell’Autorità di sistema portuale Adriatico Centrale già di suo basta e avanza come monito per rispettare i diritti di precedenza su strade trafficate dove il senso di marcia è cambiato più volte nell’arco degli undici mesi di attesa.

Presidente in pectore va bene ma anche bassissimo profilo. Agli amici intimi, Garofalo ha confidato un filo di soddisfazione nel risentire da lontano, tra i messaggi dei presidenti, gli echi di un mondo che ha conosciuto bene, non solo a Messina ma anche in Assoporti, perfettamente inserito anche nel network nazionale della comunità portuale. 


Per ora nessuna dichiarazione
Di dichiarazioni, ovviamente, non se ne parla: ora tocca al ministro ratificare quella che appare una pagina di buona politica. In primis per la scelta fatta dal governatore Acquaroli che ha puntato da lontano Garofalo per l’esperienza da presidente intercettando e ricambiando un desiderio di rientrare nel giro dei porti dell’ingegnere messinese (che aveva fatto domanda anche per Catania). Poi per la capacità del governatore di difendere la scelta quando il ministro Giovannini era orientato sulla scelta territoriale dell’ammiraglio Moretti, prima, e sul superesperto prof di Unige Musso, poi. Infine per la convergenza dei partiti quando la stroia era nuovamente a rischio di sfilacciamento: M5S non ha battuto ciglio sul curriculum, Lega e Pd avrebbero accettato Musso a denti molto stretti e nel fitto dei contatti degli ultimi giorni tra Rixi, Gariglio, Serracchiani, Delrio si è riconosciuto un valore superiore a Garofalo accettando di pagare un prezzo sull’altare della territorialità che pure, in tempi più remoti - prima e dopo Moretti -, aveva messo in gioco anche una figura parallela come Stronati.


I tempi tecnici
La nomina di Garofalo potrebbe avvenire tra lunedi e martedì e qualcuno ad Ancona ha ricordato come l’ingegnere messinese fosse transitato dalle Marche ospite di un convegno sul Corridoio Adriatico già nel 2014, da componente della commissione Trasporti della Camera. Chi conosce bene Garofalo racconta di quel frangente come un mini coup de foudre poi finito tra i ricordi di una parabola politica che di lì a poco ha conosciuto l’apice: l’ingegnere è stato inserito dal ministro Lupi come esperto per le infrastrutture del Sud (un anno, prima dell’avvento di Renzi) agganciando contestualmente la vice presidenza in commissione Trasporti (tre anni). 


L’uscita di scena (momentanea)
Poi l’uscita di scena decretata dalle urne del 2018 e il desiderio, raccontano dallo Stretto, di cambiare vita. Tornare allo studio professionale, che nel frattempo è rimasto sempre sullo sfondo della carriera, per aspettare tempi migliori. Che sono arrivati nel 2020: quando a settembre sono partite i 12 interpelli Garofalo ha sentito le sirene del suo primo amore. Ma la vera chiamata è maturata all’incrocio tra il pasticcio primaverile per Africano delle Marche, la ricerca di una soluzione e i buoni uffici degli amici giusti al posto giusto. 


Gli amici e l’amicizia
Non solo Lupi, non solo Bugaro per Acquaroli ma anche lo stesso Rixi che un anno fa con Garofalo sedeva nel panel di un convegno a Messina. «L’amicizia è sempre una grossa responsabilità ma non è mai un’opportunità» scrive Garofalo nel suo profilo whatsapp. Ancona è molto curiosa di sapere quale sarà la declinazione marchigiano-abruzzese.

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