Aeroporto delle Marche, per Roma, Milano e Napoli la continuità è sui disservizi

Aeroporto delle Marche, per Roma, Milano e Napoli la continuità è sui disservizi
Aeroporto delle Marche, per Roma, Milano e Napoli la continuità è sui disservizi
di Martina Marinangeli
3 Minuti di Lettura
Martedì 31 Ottobre 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 08:28

ANCONA Domani sarà un mese esatto che la compagnia Aeroitalia opera i voli di continuità territoriale dal Sanzio verso Roma Fiumicino, Milano Linate e Napoli. Come unica partecipante, la società si è aggiudicata il bando dell’Enac, estremamente rigido sulla qualità del servizio offerto. Ma già in questi primi 30 giorni, qualche inciampo si è registrato. C’è stato, per esempio, il caso del volo per Milano delle 7,05 del 24 ottobre, che non ha operato la tratta. È lo stesso aeroporto Sanzio a far sapere che «la compagnia non ha inviato nessuna comunicazione ufficiale». Ha scritto soltanto che i passeggeri in partenza da Ancona sarebbero stati riprotetti sul volo del pomeriggio.


I casi

E pure ieri si è verificato un altro disservizio - anche in questo caso notificato dal Sanzio -:  il volo per Napoli ha subito un ritardo di 4,30 ore e ha imbarcato anche i passeggeri del volo per Roma.

L’aero targato Aeroitalia è tornato dalla Capitale con a bordo anche i passeggeri da Napoli ed è stato chiesto al Sanzio di estendere l’apertura dello scalo di un’ora, fino alle 24,50. Diverso il caso del ritardo di 4 ore registrato lo scorso 4 ottobre nella rotta per Roma: partito alle 7, sarebbe dovuto atterrare alle 7,55, ma a causa della nebbia a Fiumicino ci è arrivato intorno alle 11,15, dopo un pit-stop a Ciampino. I passeggeri infuriati hanno denunciato di essere stati «bloccati per due ore in aereo».

Ora, quest’ultimo inciampo è borderline perché le condizioni meteo avverse rientrano tra le cause di forza maggiore che, secondo il bando Enac, non costituiscono inadempimenti imputabili al vettore. Gli altri due casi, meno. È proprio l’Enac a specificare che «il numero dei voli cancellati per motivi direttamente imputabili al vettore non debba superare il 2% dei voli previsti per ciascuno dei tre anni di esercizio».

Oltre tale limite, il vettore dovrà pagare una penale all’Enac pari a 3mila euro «per ogni cancellazione accertata alla conclusione di ciascun anno di esercizio». E l’Enac procederà a una riduzione dell’importo della compensazione finanziaria in misura proporzionale ai voli non effettuati. «Le somme così percepite saranno riallocate per la continuità territoriale di Ancona». Perché si tratta di un servizio garantito con soldi pubblici - dello Stato e della Regione - con sigillo dell’Ue per far uscire le Marche dall’isolamento. Evitare ulteriori disagi al territorio è il minimo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA