Maserati o Tigamaro? Gaia sceglie la seconda: «Voglio una qualifica specifica»

Maserati o Tigamaro? Gaia sceglie la seconda: «Voglio una qualifica specifica»
Maserati o Tigamaro? Gaia sceglie la seconda: «Voglio una qualifica specifica»
di Massimiliano Viti
3 Minuti di Lettura
Sabato 1 Aprile 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11:32

TOLENTINO - I giovani lasciano il lavoro alle Pmi perché attratti dalle offerte delle griffe? In genere è così. Ma c’è anche chi fa il percorso in senso contrario. È quello compiuto dalla marchigiana Gaia Bontempi, classe ‘84, che tra Maserati e Tigamaro ha scelto la seconda. E il conseguente trasferimento da Modena a Tolentino. «Mi sono appassionata alla produzione. Avevo voglia di imparare e di avere una qualifica in un settore specifico», afferma Gaia per spiegare le motivazioni della sua scelta. 
 

In un mondo del lavoro in cui il flusso di giovani sembra andare in una sola direzione (verso le griffe), il caso in questione diventa oggetto di riflessione. Con una laurea in strategia di comunicazione di impresa in tasca, Gaia ha svolto diverse esperienze lavorative. L’ultima delle quali la vedeva impegnata da diverso tempo come consulente esterna per lo sviluppo dei prodotti del marchio Maserati. Il prossimo progetto che avrebbe seguito sarebbe stato lo studio dell’abbigliamento nello spazio. Ma nello scorso dicembre, pur soddisfatta della propria vita professionale, Gaia ha deciso di prendere un’altra strada. Quella che porta a Tolentino, dove c’è la sede di Tigamaro, azienda che sviluppa e produce borse per le griffe del lusso. Gaia spiega che non è stata né una scelta di cuore e né di portafoglio. Ma è convinta di aver preso la decisione migliore per il suo futuro. Per avere un curriculum più specifico in un settore come quello della pelletteria. La scelta ha fatto felice anche Luca Bortolami, ceo di Tigamaro. 

«Aziende come la nostra che offrono servizi ai marchi del lusso non hanno bisogno solo di ricambio generazionale nella manodopera. Ma hanno estrema necessità di competenze a livelli più alti. Ingressi come quello di Gaia consentono all’impresa di ampliare i propri orizzonti e di avere una visione multisettoriale» osserva lo stesso imprenditore. Bortolami ha dimostrato nel tempo, e con i fatti, di credere nelle persone e in quello che viene definito capitale umano. E appena dopo il terremoto, nel 2017 ha avviato la Tigamaro Academy, per formare personale da assumere. Dal 2017 al 2022, alla Tigamaro Academy sono stati svolti 10 corsi. Sono state formate 140 nuove figure professionali di cui 110 sono state assunte dalla pelletteria, la maggior parte con un contratto a tempo indeterminato. 

L’anno scorso sono state svolte due academy, con 25 persone, delle quali 22 assunte.

Quest’anno ne sono previste altre due. I corsi vanno dalle 100 alle 200 ore, in base al tema e ai contenuti affrontati. “Purtroppo il recruting sta diventando sempre più difficile, nonostante il progetto sia avviato e conosciuto”, osserva Luca Bortolami, Ceo di Tigamaro, secondo cui la percentuale di abbandono dei corsi è praticamente nulla «perché svolgiamo un’attenta selezione a monte».

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