Qualità della vita: Macerata prima per cinema e palestre ma il Pil pro capite precipita

Qualità della vita: Macerata prima per cinema e palestre ma il Pil pro capite precipita
Qualità della vita: Macerata prima per cinema e palestre ma il Pil pro capite precipita
di Monia Orazi
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Martedì 15 Dicembre 2020, 11:10

MACERATA - Macerata si classifica 30esima su 107 province nell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità di vita nei territori. Trent’anni fa era dodicesima in Italia.

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E’ quarta a livello regionale, dopo il 13esimo posto di Ascoli Piceno, il 16esimo di Ancona, il 18esimo di Pesaro Urbino, solo 68esima Fermo.

Un livello rimasto quasi stabile rispetto all’anno scorso quando la provincia era 32esima. Un ritratto in chiaroscuro, quello che emerge dai 90 indicatori presi a riferimento per l’indagine.

«L’obiettivo dell’edizione 2020, che analizza 90 indicatori, per la maggior parte (circa 60) aggiornati al 2020 in base agli ultimi dati disponibili – spiega il Sole 24 ore – è raccontare in presa diretta il differente impatto della pandemia da coronavirus sui territori». Macerata è sesta in Italia per il settore della cultura e del tempo libero, 33esima per giustizia e sicurezza, 45esima per demografia e società, 56esima per ambiente e servizi, 62esima nel settore affari e lavoro, 67esima per ricchezza e consumi. 

Gli indicatori

Il settore dove si registrano gli indicatori peggiori è quello della ricchezza e dei consumi, dove si fa maggiormente sentire l’impatto della pandemia ed anche le conseguenze del post terremoto. Crolla il valore del mercato immobiliare, la provincia è 91esima in Italia per il prezzo medio di vendita delle case pari a 950 euro al metro quadrato, 23esima per il costo delle locazioni: affittare un appartamento nuovo di 100 metri quadrati costa 380 euro. La provincia non cresce dal punto di vista economico, è 98esima per il prodotto interno lordo pro capite. Per il reddito disponibile si colloca a metà classifica, 58esima con 19.271 euro a testa l’anno. Male anche il settore dei crediti attivi, Macerata è 95esima, 80esima per gli assegni sociali con 430 euro mensili. Nel settore dell’ambiente e servizi la provincia è indietro per l’indice di trasformazione digitale dove è 75esima, per l’attivazione dello Spid, il codice di identità digitale che permette di usufruire dei servizi della pubblica amministrazione è 79esima. 

I numeri

In posizione di bassa classifica anche per quanto riguarda l’indice di motorizzazione dove è 81esima, con quasi 69 auto ogni mille abitanti. Dato molto positivo la percentuale ridotta di giovani che non studiano e non lavorano, pari al 14,6 per cento che la collocano al 29esimo posto in Italia. La provincia è la 18esima per indice di rischio climatico e 19esima per l’ecosistema urbano. Il valore più negativo di tutti si registra per gli omicidi causati da incidenti stradali dove Macerata è 102esima su 107, un altro indicatore negativo è l’81esima posizione per le cause in tribunale pendenti da oltre tre anni, pari al 18,8 per cento del totale. Va male nel settore degli affari e del lavoro, l’iscrizione di nuove imprese per cui Macerata è 99esima, per la copertura della banda larga è al centesimo posto in Italia, segno tangibile del ritardo infrastrutturale digitale. Per il settore demografico la provincia è 72esima in Italia per le nuove iscrizioni all’anagrafe, 68esima per l’indice di vecchiaia ed ha avuto 21,3 casi di Covid ogni mille abitanti, risulta 51esima tra le province italiane. I pediatri sono scarsi, è 96esima in Italia. Brilla nel settore del tempo libero, al primo posto in Italia per palestre e cinema ogni mille abitanti, quarta per le biblioteche, 15esima per le librerie, 19esima per numero di spettacoli. I bar sono 2,2 ogni mille abitanti, per cui Macerata è 92esima in Italia. Si legge poco, la provincia è 65esima per la lettura dei quotidiani, 83esima in Italia per gli abbonamenti Internet a banda larga.

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