Migliora la qualità della vita: Ancona rientra nella top 20. Ambienti e servizi trainano la scalata

Migliora la qualità della vita: Ancona rientra nella top 20. Ambienti e servizi trainano la scalata
Migliora la qualità della vita: Ancona rientra nella top 20. ​Ambienti e servizi trainano la scalata
di Massimiliano Petrilli
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Martedì 15 Dicembre 2020, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 11:12

ANCONA  - Le performance di ambiente, servizi, demografia e società spingono Ancona nella top20 della tradizionale classifica del Sole24Ore sulla Qualità della vita 2020. La provincia di Ancona è infatti al 16° gradino nella graduatoria complessiva tra le 107 province, conquistando 15 posizioni rispetto allo scorso anno e centrando il miglior risultato dopo il 2003 quando centrò il 15° posto.

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Lo scettro regionale resta però nelle mani di Ascoli Piceno con il 13° posto (e un balzo in avanti di 13 posizioni), Pesaro-Urbino si piazzano al 18° (erano al 53° lo scorso anno), a seguire Macerata con il 30° posto (perse due posizioni) e a chiudere la classifica marchigiana Fermo al 68° posto scivolando di 18 posizioni.

La ricerca ha analizzato 90 indicatori, per la maggior parte (circa 60) aggiornati al 2020 in base agli ultimi dati disponibili e ha untato anche a raccontare come la pandemia da coronavirus ha impattato in modo differente sui territori.


La migliore performance della provincia di Ancona è nella classifica Ambiente e servizi con la quattordicesima posizione mentre è al 20° per la sezione Demografia e società. A, mentre si registra il 38° posto nel settore della giustizia e sicurezza. Per Cultura e Tempo libero è al 53° posto, un gradino più sotto per Ricchezza e consumi mentre al 56° nel settore Affari e lavoro. Nella parte dedicata all’Ambiente e servizi Ancona risulta essere al 5° posto per i Fondi europei 2014-2020 per l’Agenda digitale con 43,5 euro pro capite. L’indice mette in risalto la spesa pubblica sul territorio (incluse risorse attratte) in 43 euro pro-capite secondo un indagine dell’Istituto Tagliacarne. Rappresentano invece il 16% della popolazione i giovani che non lavorano e non studiano (Neet).  Alta la posizione anche nella classifica della Demografia e società dove la provincia è al 20° posto grazie al secondo posto per numero di infermieri (879,7 ogni 100.000 abitanti) mentre per quanto riguarda il rapporto tra professionisti medici di pediatria (2,6 ogni 1000 abitanti per la fascia 0 14 anni) è al 15° posto; 30° posto per il numero di medici di medicina generale (0,9 ogni 1000 abitanti). Al 39° posto per i casi Covid-19 calcolati: 18,3 ogni mille abitanti. 

Buona la performance anche per quanto riguarda la cultura e tempo libero, dove a fronte di una posizione generale (53°), spiccano la 12esima posizione per il numero di librerie ogni 1000 abitanti e la 16a posizione per l’indice di offerta culturale riguardante il numero di spettacoli (94 ogni 1000 abitanti) e una spesa di circa 37 euro pro capite al botteghino. Al 40° posto per la lettura dei quotidiani e 44esima per i Fondi europei 2014-2020 per l’attrazione culturale, naturale e turistica. La classifica ha inoltre voluto «comprendere meglio l’impatto della pandemia che ha sconvolto il 2020 e inevitabilmente ha influito sulla la qualità della vita nelle province - si legge nell’introduzione della ricerca - Ad emergere è la crisi economica e sociale, per ora tenuta a bada da ammortizzatori, contributi e ristori statali». Il Reddito di cittadinanza, vede nella provincia poco più di 10 assegni ogni 1.000 abitanti (13 a Milano, 49 a Napoli e 51,5 a Palermo). Le ore medie di cassa integrazione autorizzate sul territorio regionale per ciascuna impresa sono 433: 94° posto su 107 province.

«La nuova classifica dimostra una buona tenuta del nostro territorio e premia in particolare il nostro sistema sanitario – afferma il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli - Gli effetti del Covid credo li vedremo comunque più avanti. Tuttavia la provincia di Ancona deve essere soddisfatta; occorre continuare a lavorare in modo tenace e collaborativo tra i vari Comuni e tra le varie province marchigiane». «L’aver guadagnato posizioni ed essere tra le prime 20 province è un raggio di sole in un momento desolante per l’economia e in particolare per il terziario - afferma Massimiliano Polacco, direttore regionale Confcommercio - Per poi vedere come sarà la situazione il prossimo anno».

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