Qualità della vita, che calo per Fermo: frenata nell'anno del coronavirus

Qualità della vita, che calo per Fermo: frenata nell'anno del coronavirus
Qualità della vita, che calo per Fermo: frenata nell'anno del coronavirus
di Francesca Pasquali
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Martedì 15 Dicembre 2020, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 11:12

FERMO - Nell’anno del Covid in calo la qualità della vita nel Fermano. Secondo la classifica del Sole 24 Ore, la nostra provincia è 68esima e perde 18 posizioni rispetto all’anno scorso.

È il risultato peggiore delle Marche. Le altre province sono tutte nelle prime 30 posizioni (Ascoli 13esima, Ancona 16esima, Pesaro 18esima, Macerata 30esima).

La scelta

Sei le aree tematiche prese in esame dalla ricerca, per un totale di 90 indicatori.

Bene la macroarea “Giustizia e sicurezza”, dove il Fermano è 21esimo. Siamo terzultimi per violenze sessuali denunciate (2,89 ogni 100mila abitanti), quintultimi per truffe e frodi informatiche (219 denunce per 100mila abitanti), quint’ultimi per omicidi da incidente stradale (0,58 denunce per 100mila abitanti). Gli altri indicatori sono: delitti, furti, furti in abitazione e in esercizi commerciali, estorsioni, incendi, riciclaggio, incidenti stradali, litigiosità, durata media delle cause civili, indice di rotazione delle cause, cause pendenti ultratriennali. Il risultato peggiore riguarda la voce “Ambiente e servizi”, dove il Fermano è 78esimo. Gli indicatori sono trasformazione digitale, pagoPa enti, carte di identità elettroniche, Spid erogate, ecosistema urbano, tasso di motorizzazione, indice di rischio climatico, riqualificazioni energetiche degli immobili, spesa degli enti locali, fondi europei per l’agenda digitale, per l’ambiente e la prevenzione, persone con almeno il diploma, neet, partecipazione alla formazione continua, Pos attivi.

I numeri

Nella parte bassa della classifica anche la macroarea “Ricchezza e consumi” (68esimo posto). La nota positiva arriva dai protesti: 254 euro ogni mille abitanti (il dato migliore di tutte le province). Gli altri indicatori sono: Pil pro capite, debiti bancari, reddito, spesa delle famiglie, rata media mensile, crediti attivi, fatture commerciali ai fornitori oltre i 30 giorni, assorbimento del settore residenziale, prezzo medio delle case, canoni medi di locazione, mutui per l’acquisto di abitazioni, spazio abitativo medio, pensioni private, assegni sociali. L’e-commerce salva la voce “Affari e lavoro” e regala al Fermano il 38esimo posto. A settembre di quest’anno, il 5,5% delle imprese al dettaglio aveva un negozio online (quarto posto). Gli altri indicatori sono: cassa integrazione, reddito di cittadinanza, iscrizioni e cessazioni di imprese, imprese in fallimento, imprese giovanili, femminili, straniere e in rete, startup, export sul Pil, banda larga, gap occupazionale maschi-femmine, occupazione. Gli spettacoli – 125 ogni mille abitanti nel 2019 – fanno volare “Cultura e tempo libero” (quarto posto). Nel complesso, il Fermano è 54esimo.

La tendenza

Gli altri indicatori sono: accessi internet, fondi europei per l’attrazione culturale, lettura di quotidiani, sportività effetto Covid, eventi sportivi, librerie, ristoranti, bar, cinema, palestre, piscine, biblioteche, spesa al botteghino, partecipazione elettorale. Maglia quasi nera per i pediatri. Con 1,39 ogni mille abitanti da zero e 14 anni, la nostra provincia è al 103esimo posto. Nell’insieme, alla voce “Demografia e salute”, il Fermano è 51esimo. Gli altri indicatori sono casi Covid, tasso di mortalità e natalità, indice di vecchiaia, densità abitativa, cancellazioni e iscrizioni anagrafiche, infermieri, medici di medicina generale, consumo di farmaci per asma e broncopneumopatia, diabete, ipertensione e depressione, calmanti e sonniferi.

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