«Ho preso atto di un documento in cui si richiede la nomina di Luca Davide (locale esponente della Lega) come amministratore condominiale del palazzo. È stato risposto che la nomina di un amministratore condominiale di un palazzo privato, normata dal Codice civile, non è competenza del sindaco né può essere influenzata o condizionata dalla politica o dall’amministrazione comunale, trattandosi di materia che i condomini privati sono tenuti a gestire in proprio». Con l’occasione è stato anche affrontato il problema relativo alla concessione della idoneità alloggiativa, documento che attesta i requisiti di legge dell’alloggio ed è necessario per ottenere il permesso di soggiorno, il ricongiungimento familiare.
L'impegno del sindaco
«Gli abitanti del palazzo hanno rappresentato la difficoltà di reperire tecnici a prezzi abbordabili per produrre la documentazione necessaria per ottenere tale certificato».
La solidarietà
«La metà della gente a cui ho chiesto perché fosse venuta a manifestare, mi ha risposto che lo ha fatto per solidarietà e perché chiamato da un membro della sua comunità e non voleva fare una figuraccia. Il 15% dei manifestanti non abita all’Hotel House, anzi alcuni risiedono fuori Porto Recanati. C’è chi manifestava perché abbiamo detto al ministero che all’House ci sono i caporali, chi per la residenza, chi per l’idoneità alloggiativa e chi per la pensilina dello scuolabus. Ma la cosa che più mi lascia senza parole è la strumentalizzazione: chi li ha istruiti, lo ha fatto pure maluccio. Ai miei compatrioti venuti perché gli è stato detto che mi ero venduta l’anima per dividermi gli otto milioni con l’amministrazione Michelini, voglio dire che io nella mia vita non ruberò mai un centesimo e se proprio avessi rubato quei soldi sabato non sarei stata davanti al Comune, ma in Senegal in vacanza».