MACERATA - Stavolta l’annuncio ha tutti i crismi della ufficialità: l’iter burocratico per la realizzazione del nuovo ospedale del capoluogo è prossimo a compiere il primo passo. «Il bando l’ho fatto, ora è la Suam che deve preparare i documenti e pubblicare l’avviso di gara»: a rispondere così alla domanda sulle sorti del nuovo ospedale di Macerata è il dirigente del servizio Infrastrutture della Regione Marche Nardo Goffi, presente l’altro ieri nel capoluogo maceratese per una iniziativa legata a un bando per il miglioramento delle strade.
Sulla stessa frequenza anche le dichiarazioni dell’assessore regionale Francesco Baldelli: comunque viene dato per sicuro che entro l’anno verrà bandita la gara per la progettazione di fattibilità tecnico economica.
A voler cogliere l’aspetto positivo della questione, e dunque guardando avanti, si nota che l’iter per la realizzazione dell’ospedale è finalmente arrivato ai nastri di partenza.
L'ostacolo: esproprio area privata
Entrato in possesso del progetto, il Comune procederà all’esproprio dell’area interessata che è di proprietà privata e non è detto che l’operazione scivoli via senza intoppi. Poi ci sarà la pubblicazione del bando per l’appalto integrato a seguito di verifica e approvazione del Progetto di fattibilità tecnico economica. Come dire che la prima pietra non è esattamente dietro l’angolo, possibile che si debba attendere il nuovo quinquennio amministrativo con i problemi che la questione comporta sull’attuale ospedale che presenta evidenti segni di degrado strutturale ad iniziare dall’impiantistica. Come dire che i nuovi dirigenti dell’azienda sanitaria pubblica di Macerata si potrebbero trovare a pagare milioni di euro per la forzata manutenzione di un ospedale malmesso in attesa della realizzazione della nuova struttura ospedaliera alla Pieve, il tutto in una situazione economico-finanziaria che non si annuncia particolarmente brillante.