Crolla una casa disabitata a Monte San Giusto: la Provinciale resta chiusa

Crolla una casa disabitata a Monte San Giusto: la Provinciale resta chiusa
Crolla una casa disabitata a Monte San Giusto: la Provinciale resta chiusa
di Marco Pagliariccio
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Sabato 20 Gennaio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 19:36

MONTE SAN GIUSTO Poteva avere conseguenze ben peggiori, ma è andata bene così. Ieri notte, alle prime luci dell’alba, è crollata all’improvviso una casa abbandonata lungo la strada provinciale 80, nei pressi dell’intersezione con via Piani Ete, al confine con il territorio comunale di Monte San Pietrangeli. L’edificio costeggia proprio la carreggiata e così una pioggia di mattoni è piovuta sull’asfalto, per fortuna senza colpire né auto né pedoni in transito in quel momento.

Il fatto

L’allarme è scattato verso mezzanotte, quando una donna che stava percorrendo la strada con la sua auto si è trovata davanti il cumulo di mattoni che sbarravano di fatto il passaggio.

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, i carabinieri e i tecnici della Provincia. Il Comune di Monte San Giusto ha lanciato l’allarme via social alle 6.30, poi per tutta la mattinata sono andate avanti le operazioni di messa in sicurezza del sito .

«Il dirigente dell’ufficio viabilità della Provincia, Matteo Giaccaglia, insieme ai tecnici provinciali sono immediatamente intervenuti sul posto per verificare la situazione e chiudere la strada all’altezza del km 2,8 – fa sapere la Provincia – tutte le decisioni sono state concordate con i sindaci di Monte San Giusto, Andrea Gentili, e di Monte San Pietrangeli, Paolo Casenove anche loro presenti per un sopralluogo. È stato contattato il proprietario dell’immobile, che ora dovrà essere demolito, e si sta lavorando per riaprire la strada il prima possibile».

Una singolare coincidenza il fatto che proprio un anno fa, in questi giorni, un caso per certi versi simile aveva interessato una zona vicina a quella del crollo di ieri. Era il 23 gennaio 2023 quando, a causa del maltempo, in via San Giacomo, in un tratto di strada della lunghezza di una decina di metri si era venuto a creare uno sprofondamento di una decina di centimetri che aveva obbligato il Comune a chiudere l’arteria viaria al transito a tempo indeterminato. Essendo una strada senza sbocco, quattro famiglie rimasero isolata per diversi giorni, prima che il Comune riuscì a intervenire creando un bypass realizzato grazie al permesso concesso da due privati di poter utilizzare il loro terreno per l’opera. Incuria e dissesto idrogeologico, del resto, camminano spesso a braccetto.

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