Rifiuti, c’è la tanto attesa svolta: un nuovo impianto per la differenziata

Rifiuti, c’è la svolta, un nuovo impianto per la differenziata
Rifiuti, c’è la svolta, un nuovo impianto per la differenziata
di Marco Pagliariccio
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Sabato 13 Maggio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 11:45

MACERATA  - Countdown in corso verso l’inaugurazione del nuovo impianto di selezione e valorizzazione dei rifiuti secchi da raccolta differenziata multimateriale (carta e cartone, plastica, metalli). L’accensione della modernissima apparecchiatura, che va a prendere il posto di quella che andò distrutta in un incendio nel 2015, è prevista per sabato 20 maggio, anche se si andrà a regime qualche giorno dopo (i primi saranno dedicati più che altro al collaudo). 

 

Un passo in avanti importante per il Cosmari, che punta a dimezzare la quota di differenziata che è impossibile recuperare. «Fino ad ora circa il 20% di quello che buttiamo nel sacchetto blu purtroppo va poi a finire nell’indifferenziata perché è impossibile da recuperare, per vari motivi – spiega il presidente facente funzione Giuseppe Giampaoli – scendere al 10% sarebbe un grandissimo risultato, visto soprattutto che l’Europa spinge per cambiare i parametri di valutazione della differenziata: non più su quanto raccolto, ma su quanto effettivamente differenziato.

Parlando della nuova struttura, questo è un impianto a lettori ottici, del costo di circa 7 milioni, che permette di separare i singoli metalli, i ferrosi dai non ferrosi, le plastiche di composte da polimeri diversi, i film, le cassette, il tetrapak e poi i vari tipi di carta e cartone. Di fatto si tratta del cuore vero della selezione dei rifiuti: da qui escono i prodotti selezionati recuperabili che poi vengono rivenduti ai consorzi di filiera e una fetta anche ad aziende locali che le utilizzano. A livello di dipendenti impiegati cambia poco o nulla numericamente: cambiano ovviamente le loro mansioni, perché avremo più supervisione e meno lavoro manuale, e forse ci saranno dei turni notturni in meno». 

È un periodo storico in cui la revisione generale dell’impiantistica occupa una posizione centrale nei pensieri della dirigenza del Cosmari. Con questo obiettivo ormai centrato, i prossimi sono il biodigestore anaerobico e l’impianto di recupero di pannoloni e pannolini. Senza dimenticare, ovviamente, la partita sulla discarica provinciale. «Il biodigestore vogliamo realizzarlo anche senza i fondi del Pnrr – conferma Giampaoli – il progetto c’è, stiamo lavorando in maniera molto serrata per cercare altre forme di finanziamento. Tra l’altro innescherebbe una vera economia circolare, visto che il metano prodotto lo assorbirebbe un’impresa locale di Tolentino. Stiamo ripensando l’impianto di trattamento dell’indifferenziata, un progetto che vorrei lasciare in eredità a chi verrà al mio posto. Oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr), invece, abbiamo approvato il bando per la realizzazione dell’impianto per i pannolini, abbiamo fondi del Pnrr di 12 milioni per cui potremmo partire anche domani». 

«C’è anche un accordo di massima con l’Ata di Ancona - prosegue - affinché anche loro usufruiscano di questo impianto e noi in cambio potremmo usare quello che loro stanno progettando per la raccolta dello spazzamento stradale.

Sulla nuova discarica posso dire che entro fine mese si riunirà di nuovo l’assemblea dell’Ata per valutare un paio di ipotesi importanti che abbiamo sul piatto per superare l’impasse, una per il breve e una per il medio-lungo periodo. È chiaro che non sono questioni che si risolvono nel giro di pochi giorni, ma l’impegno per portarli a casa c’è».

Il countdown, però, Giampaoli lo sta osservando anche per la sua carica, che dovrebbe esaurirsi a breve. È lui stesso a ricordare i tempi: «Sono in attesa della sentenza del Tar prevista per il 23 maggio, una volta che sarà pubblicata nelle settimane successive si esaurirà questo periodo in cui ho fatto la funzione di presidente – conclude Giampaoli – a quel punto sarà la politica a decidere come andare avanti. Credo però che la scelta fatta dai sindaci di andare avanti con questo Cda sia stata giusta: abbiamo lavorato bene in un periodo di grande difficoltà e tantissime cose da fare e per questo ringrazio anche il presidente dell’Ata Sandro Parcaroli, con il quale c’è grande sintonia». 

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