Macerata, in vacanza durante i permessi
per assistere il padre: dipendente nei guai

Macerata, in vacanza durante i permessi per assistere il padre: dipendente nei guai
di Benedetta Lombo
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Giovedì 17 Ottobre 2019, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 12:29

MACERATA - Invece di assistere il padre avrebbe soggiornato una volta a Milano, un’altra a Comacchio, poi a Venezia e infine a Chioggia. Ma in tutte le circostanze il padre con lui non sarebbe mai andato. Finirà a processo un dipendente delle Poste, accusato di truffa ai danni di Poste e Inps.

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Secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore Stefania Ciccioli nel corso delle indagini preliminari, il 59enne originario di Colmurano ma residente a Macerata, avrebbe chiesto e ottenuto di poter usufruire dei permessi previsti dalla legge 104 del ’92 per assistere il padre. Dai riscontri effettuati dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Macerata, però, è emerso che Coppari avrebbe chiesto diversi permessi, tutti regolari tranne che per 10 (equivalenti ad altrettanti giorni) in cui si sarebbe recato fuori regione a volte con amici altre con parenti, ma senza portare con sé l’anziano genitore.
 
Nello specifico, tra febbraio e settembre del 2013, avrebbe soggiornato in hotel a Venezia, Milano, Comacchio e anche a Chioggia. Trasferte di due, tre giorni e un paio di volte di un giorno solo, in cui però avrebbe preso il permesso ma non portato con sé il padre. Ieri mattina il fascicolo è approdato dal giudice dell’udienza preliminare Claudio Bonifazi (pubblico ministero di udienza il sostituto procuratore Enrico Riccioni) che ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti dell’imputato. Difeso dall’avvocato Vando Scheggia, ieri sostituito dal collega Marco Fabiani, il processo a suo carico si aprirà il prossimo 9 luglio. «Abbiamo scelto il rito ordinario perché il mio assistito è sicuro di dimostrare la propria innocenza. È in grado di giustificare i permessi contestati attraverso delle prove che però non potevano essere accertate in fase di udienza preliminare, ma in dibattimento dimostreranno che ha usufruito dei giorni motivatamente», ha spiegato l’avvocato Scheggia.
 
Per il legale quei pochissimi permessi erano stati utilizzati per l’assistenza e il benessere del padre del dipendente delle Poste. Resta dunque da seguire l’evolversi della vicenda giudiziaria finita all’attenzione della procura maceratese.

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