ASCOLI - È surreale quanto una famiglia dell’entroterra piceno si è trovata a vivere nelle ultime settimane. Perché nei giorni scorsi ha ricevuto, dall’Asur, una lettera relativa ad una pratica per la legge 104 per la quale avevano fatto richiesta lo scorso anno per garantire l’assistenza a un’anziana madre e nonna. La donna, nel frattempo, è purtroppo morta un paio di settimane. Dopo il decesso, è arrivata loro la lettera nella quale veniva comunicata la bocciatura della richiesta fatta tanti mesi prima.
I ritardi
L’ennesima testimonianza delle lungaggini della burocrazia sanitaria. Ma queste, purtroppo, sono vicende che capitano con una frequenza tale da non fare purtroppo ormai più notizia. La richiesta è stata bocciata in seguito ad una visita medica ambulatoriale che, secondo il documento inviato dall’Asur, sarebbe stata eseguita tre giorni dopo la morte della donna. L’anziana è infatti venuta a mancare domenica 27 marzo. La visita medica ambulatoriale in base alla quale è stato deciso di bocciare la richiesta, sarebbe invece avvenuta il mercoledì successivo, il 30 marzo.
La visita
«Non solo la data è impossibile per ovvi motivi - spiegano i familiari della donna - ma non è vero neppure che sia stata visitata. Quella visita non è mai avvenuta. Noi abbiamo fatto la richiesta nel mese di giugno del 2021, quasi un anno fa, e non abbiamo avuto più alcun tipo di riscontro fino alla assurda lettera che ci è arrivata l’altro giorno». Un documento prodotto dalla commissione medica di accertamento dell’handicap di Ascoli Piceno che ha provocato l’indignazione dei familiari dell’anziana che, a pochi giorni di distanza dalla scomparsa della congiunta, si sono anche trovati a fare i conti con una comunicazione illogica. Alla visita è stata bocciata forse perchè defunta?