Unimc, pioggia di fondi. Il rettore McCourt: «Strutture sostenibili e maggiore sicurezza»

Unimc, pioggia di fondi, McCourt: «Strutture sostenibili e maggiore sicurezza»
Unimc, pioggia di fondi, McCourt: «Strutture sostenibili e maggiore sicurezza»
di Giulia Sancricca
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Domenica 9 Aprile 2023, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 19:37

MACERATA - Cinque edifici storici. Oltre 14 milioni dalla struttura commissariale del sisma. Altri finanziamenti dal Miur e alcuni fondi stanziati dall’ateneo. Sono questi i numeri che racchiudono il futuro dell’Università di Macerata in termini di innovazione e sostenibilità.

L’annuncio della nuova vita a cui vanno incontro cinque edifici fondamentali per l’ateneo di Macerata era stato dato dal rettore John McCourt durante l’inaugurazione del nuovo anno accademico. vMa ora si scende nei dettagli dei cantieri che interesseranno la sede del Dipartimento di giurisprudenza, l’ex tribunale di via Garibaldi, palazzo Ugolini, palazzo Ciccolini, e gli uffici del Dipartimento di economia e diritto di via Crescimbeni. Tutte strutture che dovranno essere interessate dai lavori di sistemazione post sisma, ma per le quali l’ateneo ha voluto pensare in grande, non fermandosi ai finanziamenti del terremoto.

Il restauro

«Il nostro obiettivo - dice McCourt - è quello di unire ai lavori di adeguamento e restauro sismico anche quelli relativi agli impianti utili a rendere le strutture autosufficienti a livello energetico e quindi sostenibili dal punto di vista ambientale.

Era difficile e poco funzionale immaginare di far partire i cantieri del sisma e poi, in un secondo momento, quelli di efficientamento energetico e di adeguamento della normativa antincendio. Così abbiamo atteso di reperire i fondi dal Miur e, in parte, anche dalle casse dell’Università, per unire gli interventi». In questo modo, una volta terminati gli interventi, le cinque strutture potranno essere pronte ai nuovi servizi dell’università. «Tutti gli edifici - spiega il rettore - torneranno alle funzioni che avevano prima dei danni del sisma. La novità riguarda palazzo Ugolini che diventerà la biblioteca principale del Dipartimento di studi umanistici. L’obiettivo è quello di creare spazi di lettura e avere libri consultabili dagli studenti in orari più ampi rispetto a quelli attuali. Inoltre sono previsti spazi di svago per far stare insieme gli studenti senza uscire dall’università: nel progetto c’è un bar al piano terra che si affaccia su piazza Garibaldi». 

I lavori



Lavori che saranno possibili, quindi, grazie a un doppio - e in alcuni casi triplo - canale di finanziamenti. Il ministero cofinanzia infatti il 50 per cento degli interventi, mentre l’altra parte viene coperta dai fondi del sisma e dall’ateneo. Per quanto riguarda Giurisprudenza, oltre ai 4,8 milioni del sisma, sono disponibili altri 2 milioni già acquisiti dal Miur e uno stanziato dall’ateneo. Per l’ex tribunale di via Garibaldi, oltre ai 2,6 milioni del sisma abbiamo ci sono un milione e 200mila euro di finanziamento di cui 600mila del Miur e la restante parte dell’ateneo. Palazzo Ugolini avrà a disposizione 3,4 milioni della ricostruzione e tre milioni e 800mila euro di ulteriori finanziamenti suddivisi per 630mila stanziati dall’ateneo e 3,2 milioni richiesti al Miur e in attesa della conferma dell’erogazione. Per palazzo Ciccolini un milione arriverà dai fondi del sisma e si attendono finanziamenti del Miur per un milione e 200mila euro. Infine gli uffici del Dipartimento di economia e diritto saranno sistemati con oltre 2 milioni dal sisma e si attendono finanziamenti per 1,1 milioni dal Miur. Ancora difficile, secondo il rettore, parlare di tempi per l’inizio dei lavori. «Stiamo aspettando varie autorizzazioni - dice -. Il finanziamento del sisma arrivato dalla struttura commissariale è disponibile da agosto 2021 e da quel momento ci stiamo operando per realizzare le opere con gli altri finanziamenti richiesti. Sono tutti palazzi storici che devono essere reso accessibili anche alle disabilità. Il nostro è un progetto molto ambizioso e la speranza è che qualcosa parta entro quest’anno è altro nel 2024. Viste poi le difficoltà che abbiamo riscontrato per via degli aumenti dei prezzi dell’energia, un altro obiettivo è quello di puntare alla sostenibilità e all’efficientamento energetico degli immobili dell’ateneo per far fronte in maniera più semplice ai costi di gestione. Ci vorrà tempo, ma la strada intrapresa è quella giusta e ci porterà a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati».

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