Gli universitari: «In città scarseggiano alloggi per studenti. E allarmano i rincari delle bollette»

L'università di Macerata
L'università di Macerata
di Mauro Giustozzi
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Domenica 15 Ottobre 2023, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 15:21

MACERATA - Carenza di posti letto cronica, affitti che crescono, rincaro delle utenze che spaventa, pregiudizio nell’affittare camere a studenti maschi ed a coloro che sono stranieri o provengono dal sud Italia. Una vera e propria giungla quella degli affitti privati in città mentre quelli pubblici non riescono a soddisfare l’enorme domanda nonostante la recente riapertura del collegio Bartolo da Sassoferrato e l’utilizzo dell’ex hotel Claudiani come studentato. 


«Il problema è duplice sul fronte degli alloggi pubblici e privati - dice Martina Gagliardi referente di Officina universitaria-. Nel primo caso sono troppo pochi a fronte di una richiesta elevata di studenti fuori sede mentre i locatori privati in molti casi preferiscono affittare a famiglie che a studenti.

Trovare una casa o una stanza per gli universitari è una corsa ad ostacoli: ad iniziare dai costi che sono lievitati con incrementi di 20/40 euro al mese che hanno portato in alcuni casi a passare dai 190 ai 240 euro in qualche caso, utenze escluse. C’è poi da segnalare la discriminazione che subiscono i ragazzi che faticano a trovare casa perché considerati più disordinati rispetto ad una ragazza, cosa per niente vera. Per non parlare di studenti stranieri o del sud Italia a cui vengono negati gli affitti. I contratti regolari per studenti universitari della durata di un anno sono pochi: in tanti casi vengono usati contratti per lavoratori o famiglie».

Da parte di Officina universitaria si chiede che ci sia un’attenzione particolare a questa problematica. «Auspichiamo che ateneo, Erdis e Comune – conclude Martina Gagliardi - lavorino in sinergia per affrontare e risolvere questa criticità individuando nuovi spazi per studentati e magari riattivando la piattaforma online realizzata da Unimc per trovare case in affitto. Quantità, qualità e costi degli alloggi sono i problemi che abbiamo a Macerata». In queste settimane le graduatorie Erdis indicheranno le borse di studio assegnate agli studenti che ne hanno diritto come contributo per affittare case private. 


«Ci sono dei ritardi dell’Erdis nell’erogazione dei contributi alloggi per gli universitari - sottolinea Mattia Gezzi di Sum -. Contributo che giungerà solo il 17 ottobre per cui questi studenti avranno difficoltà nell’utilizzare il contributo Erdis, in quanto l’offerta di case è scarsa e c’è una chiara discriminazione da parte dei locatori che preferiscono avere in casa solo studentesse e non studenti. E questo restringe ulteriormente un mercato che già offre poche opportunità. Sugli aumenti la situazione è a macchia di leopardo: fuori dalle mura si affittano camere a 160-180 euro mensili. Se a questo aggiungiamo le utenze che stanno aumentando e l’inflazione che non dà tregua ecco che per lo studente fuori sede i costi lievitano moltissimo. Bisogna che l’Erdis anticipi di alcune settimane l’erogazione del contributo rispetto all’inizio dell’anno accademico per venire incontro alle nostre esigenze». 


Anche Philipp Sandroni, rappresentante di Azione universitaria nel consiglio degli studenti, individua nelle graduatorie Erdis in uscita un momento importante come sostegno agli studenti che rientreranno in questo elenco. «Pure il governo è intervenuto stanziando 17,5 milioni di euro per coprire tutte quelle borse di studio di coloro che sono risultati idonei ma non beneficiari del sostegno all’affitto -afferma Sandroni-. Il prezzo degli affitti è cresciuto ma non ha fatto balzi vertiginosi: parliamo di 250-300 euro mensili di affitto ma il problema è che mancano alloggi da affittare in città. Non è un caso che il rettore McCourt, in un recente consiglio degli studenti, abbia ventilato l’ipotesi di utilizzare una parte dell’ex Banca d’Italia acquistata dall’ateneo, destinata agli uffici amministrativi, anche per ricavarci qualche alloggio per studenti. E’ chiaro che è un discorso non di breve periodo ma è incoraggiante che ci sia questa intenzione».

Obiettivo studenti indica soprattutto nell’inflazione e nei rincari delle utenze di luce e gas i pericoli per i fuori sede. «Aumenti di affitti ci sono stati ma non sono stati poi così esagerati rispetto ad altre città universitarie come Ancona e Urbino –afferma Luigi Franchellucci-. Spesso, poi, gli appartamenti non garantiscano agli studenti condizioni di vita confortevoli, perché poco spaziosi o in condizioni non idonee. Il problema strutturale resta quello di mancanza di un numero adeguato di posti letto in rapporto alla richiesta. Mentre inflazione e rincari delle utenze rischiano di creare difficoltà agli studenti fuori sede». 

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