MACERATA - Dopo sette anni, hanno provato lo stesso terrore. Una terra lontana che ha tremato ancora più forte di quella volta. Tornerà oggi in Italia la famiglia di Serrapetrona che faceva parte di un tour organizzato in Marocco. Padre, madre e figlio minore si trovavano a Marrakech, la grande città più vicina all’epicentro, quando si è verificato il tremendo sisma. Stavano sorseggiando un tè in un tavolo fuori dall’hotel dove stavano alloggiando.
Si trattava della penultima notte di vacanza.
«Memori di quanto hanno già passato – racconta – non sono rientrati in hotel. Il terremoto nelle Marche, come noto, è stato caratterizzato da tantissime scosse anche più forti di quella iniziale. Avevano poi visto sulle pareti e sulle colonne dell’edificio della “filature” delle fessurazioni. Per cui hanno passato la notte in macchina. Scossi ma stanno bene. Erano le ultime due notti di vacanza. Fanno parte di un tour insieme ad altri italiani. Fortunatamente nella zona di Marrakech dove alloggiano la situazione è relativamente tranquilla. Non si sono registrati crolli. Ma la situazione nel resto del Paese è quella che conosciamo attraverso i media». Tanta paura, insomma, con il dramma che si sta consumando nella zona intorno alla città.
«Ieri mattina era in programma un’escursione in un villaggio berbero non troppo lontano – racconta ancora Sara Filippino – ma è stata annullata perché ora tutta la popolazione è impegnata nei soccorsi. E anche in quel villaggio ci sono stati danni». Dunque la famiglia di Serrapetrona e il resto dei turisti italiani sono rimasti a Marrakech. Il loro albergo, come detto, è stato dichiarato agibile ma non si passa molto tempo in camera. Quella di ieri, l’ultima notte in Marocco. Per quanto riguarda il volo di rientro, al momento della telefonata non c’era alcun problema. Il gruppo di italiani, tra cui i tre maceratesi, dovrebbero far rientro in giornata con il volo programmato all’inizio.