L’assessore regionale Saltamartini al Pd: «Con noi Macerata avrà l’ospedale. Si farà con risorse pubbliche certe»

L’assessore regionale Saltamartini al Pd: «Con noi Macerata avrà l’ospedale. Si farà con risorse pubbliche certe»
L’assessore regionale Saltamartini al Pd: «Con noi Macerata avrà l’ospedale. Si farà con risorse pubbliche certe»
di Mauro Giustozzi
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 12:21

MACERATA «Il progetto del nuovo ospedale di Macerata arriva solo col centrodestra al governo della Regione, ha già il via libera dall’Anac e si farà con risorse pubbliche certe. Quello sbandierato dal Pd era invece un progetto mai arrivato neppure al vaglio di Asur e Regione Marche ed avrebbe avuto costi insostenibili per la sanità marchigiana». L’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, replica seccamente alle critiche sollevate da esponenti nazionali e locali del Partito democratico che hanno denunciato come per il nuovo ospedale di Macerata non ci siano fondi, non sia stata acquisita l’area e non esista un progetto.

L’ok

«Punto primo l’Anac ha dato disco verde per la pubblicazione del bando per la progettazione del nuovo ospedale per un costo di circa 9 milioni di euro - continua Saltamartini - per una struttura modernissima con caratteristiche progettuali molto avanzate.

Se l’Anac dà il disco verde significa che ha vagliato il percorso che si sta facendo ed è tutto perfettamente in regola: dico che con questo progetto di fattibilità, che credo sarà pronto entro fine anno, si va subito ad appalto. Una volta approvato il progetto il Comune di Macerata, che ha firmato l’accordo di programma con la Regione, potrà acquisire i terreni tramite acquisto diretto o esproprio. Come Regione abbiamo effettuato la stessa procedura sia per l’ospedale di Fermo che per quello di Pesaro. Ciò che mi lascia perplesso è che nei dieci anni in cui Carancini ha fatto il sindaco continua ancora a spacciare che l’accordo fatto col privato avrebbe potuto portare alla realizzazione dell’ospedale. Si spaccia questo documento per valido quando non lo era perché chi lo ha firmato non aveva il potere di esercitarlo che spettava unicamente all’Asur».

Le critiche

L’assessore Saltamartini punta il dito poi sui costi che quel progetto avrebbe avuto, semmai fosse andato in porto, per la sanità marchigiana. «Parliamo di un progetto del privato che sarebbe costato complessivamente un miliardo di euro quando l’intera spesa sanitaria regionale ammonta a 3 miliardi di euro – sottolinea Saltamartini -. La nostra scelta è ben diversa in quanto la decisione è stata quella di autofinanziarlo con risorse pubbliche per una cifra stimata di 200/220 milioni di euro che copriremo con fondi regionali e ministeriali e se necessario attingendo anche a dei mutui: questo non è in discussione. Il cronoprogramma prevede il bando di fattibilità, entro quaranta giorni la presentazione delle domande, cinque mesi tempo di realizzazione del progetto e poi il Comune passerà all’acquisizione delle aree. La realizzazione dell’ospedale è un obiettivo politico su cui siamo stati eletti e lo porteremo a termine. Quando aprirà il cantiere? Non mi va di sbilanciarmi perché le variabili sono tante, ma quello che posso dire è che il nuovo ospedale di Macerata avrà la completa copertura del turn over dei medici che sarà garantita già dal 2026-27».

Gli atti

Filippo Saltamartini che ribadisce ancora una volta come del nuovo ospedale di Macerata non si siano mai rintracciati atti formali o sostanziali in Regione Marche. «Magari ci fosse stato un progetto sul nuovo ospedale - conclude l’assessore alla Sanità- noi abbiamo trovato unicamente un finanziamento statale di 105 milioni di euro per Pesaro. Su Macerata il nulla negli atti di Asur o Regione. Ci fosse stato un progetto magari lo avremmo potuto esaminare, rivedere, modificare ma non c’era nulla del genere se non questo documento di Av3 sbandierato da Carancini ma di nessun valore. Noi metteremo in appalto un ospedale che non sarà solo della città ma al servizio di tutta la regione, con delle eccellenze strutturali e professionali di primissimo livello».

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