Macerata, minaccia i vicini con una mannaia: «Vi ammazzo e vi faccio a pezzi». Donna di 60 anni a processo

Macerata, minaccia i vicini con una mannaia: «Vi ammazzo e vi faccio a pezzi». Donna di 60 anni a processo
Macerata, minaccia i vicini con una mannaia: «Vi ammazzo e vi faccio a pezzi». Donna di 60 anni a processo
di Benedetta Lombo
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Giovedì 2 Luglio 2020, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 02:06

MACERATA - Minaccia i vicini di casa con una mannaia. A giudizio una 60enne. La donna è accusata di stalking, minaccia e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Era gennaio del 2018, una coppia che vive in Borgo Santa Croce stava cenando quando all’improvviso dei rumori sordi provenienti dalla cucina avevano scosso la tranquillità domestica.

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Fuori c’era qualcuno che stava colpendo ripetutamente la persiana con una mannaia: «Io vi ammazzo e vi faccio tutti a pezzi», la voce era della vicina di casa. Terrorizzata, la donna chiamò subito la polizia, ma all’arrivo degli agenti la vicina si era già barricata in casa rifiutando di aprire la porta e di parlare con chiunque. Alla fine intervennero anche gli operatori sanitari e i vigili del fuoco.
 
Dopo un’ora e mezza arrivò anche l’automedica del 118 e la dottoressa riuscì a convincere la donna a salire sull’ambulanza per essere accompagnata in ospedale e ricevere lì i controlli del caso. Ma quella fu solo l’ultima, probabilmente la più eclatante, minaccia che la 60enne compì nei confronti della coppia. I vicini infatti, riferirono in quell’occasione che la 60enne già da mesi li minacciava e molestava. Non solo. Secondo la successiva ricostruzione effettuata dagli inquirenti, la donna avrebbe minacciato di morte anche un’altra coppia che abitava al piano superiore, assicurando che avrebbe fatto esplodere la casa con il gas. Questi fatti sono costati alla 60enne le accuse di stalking nei confronti della prima coppia di vicini, minacce nei confronti dei vicini che abitano al piano superiore e porto di arma (la mannaia). Ieri si è svolta l’udienza preliminare dinanzi al gup Giovanni Maria Manzoni e al pm Vincenzo Carusi. I vicini si sono costituiti parte civile con l’avvocato Mariella Migliorelli. Il legale dell’imputata, l’avvocato Barbara Recanati, ha ritenuto di non dover chiedere riti alternativi e il giudice ha disposto il rinvio a giudizio. Il processo si aprirà il 17 giugno del prossimo anno.

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