In Galleria del commercio un’altra tranche di pulizie. Graffiti via dalla scalinata

In Galleria del commercio un’altra tranche di pulizie. Graffiti via dalla scalinata
In Galleria del commercio un’altra tranche di pulizie. Graffiti via dalla scalinata
di Giulia Sancricca
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Lunedì 6 Marzo 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 15:14

MACERATA -  Lavori, o meglio, pulizie in corso alla Galleria del commercio di Macerata. Uno dei biglietti da visita della città che collega via Armaroli al cuore del capoluogo si rifà il look. Verrebbe da dire: “finalmente”. Da tempo, infatti, la scalinata attendeva una sistemata, soprattutto sui punti critici: il pavimento e le pareti ricoperte dai graffiti. È così partita un’altra tranche di pulizie dopo quella di vicolo Ferrari avvenuta lo scorso novembre.

 

Sono iniziati nei giorni scorsi gli interventi di pulizia della pavimentazione (a carico del Comune) e delle pareti con i graffiti (a carico del condominio tramite la convenzione comunale). Ad occuparsene è proprio la ditta che ha stretto una convenzione con l’ente per la pulizia dei graffiti in città, rivolta anche ai privati che possono usufruire del servizio con una compartecipazione alla spesa del Comune. Fino al prossimo 10 marzo, infatti, alcune parti della Galleria del commercio sono interdette al passaggio per permettere le operazioni di pulizia. La galleria e la corrispondente scalinata rappresentano uno spazio privato ad uso pubblico che riveste un ruolo di particolare rilievo nel contesto urbanistico della città. 

L’area si configura infatti come principale accesso pedonale al centro storico per coloro che giungono dal versante a Nord del territorio e utilizzano i parcheggi Autosilos e a raso di via Armaroli e viale Leopardi.

Per questo il Comune ha ritenuto opportuno intervenire per ripristinare le condizioni di igiene e decoro anche alle parti escluse dal lavoro commissionato dal condominio e destinate più propriamente all’uso pubblico, in modo da ottenere una complessiva riqualificazione della Galleria del commercio e della scalinata. L’ente verserà per l’intervento 4.270 euro. Insieme ai lavori di pulizia della pavimentazione sta proseguendo anche la ripulitura dei graffiti, grazie appunto alla convenzione stipulata dal Comune con una ditta privata che permette al condominio di dividere una parte delle spese con l’ente.

L'altro nodo

Ma se la Galleria del commercio tornerà quindi, in breve tempo, a splendere, resta comunque il nodo dell’altro grande accesso pedonale, quella che collega il Park Sì a via Crescimbeni e quindi al centro storico. Anche in questo caso è impossibile fare a meno di notare scritte e graffiti sui muri, sporcizia a terra, pareti imbrattate, scale fatiscenti e addirittura pipì a terra. In questo caso la pulizia è affidata ad Apm, la società pubblica che gestisce diversi servizi comunali. Centinaia di lavoratori e studenti ogni giorno passano da questi spazi e - come più volte rimarcato anche dalla minoranza - vedere la galleria in quelle condizioni non è sicuramente un bel biglietto da visita per la città capoluogo. Ma allora che fare? Sul tema era intervenuto pure il presidente di Apm, Gianluca Micucci Cecchi, evidenziando come l’impegno dell’azienda nella pulizia quotidiana non basti a mantenere in ordine la galleria e la città in generale.

«Noi abbiamo affidato la pulizia a una azienda che tutte le mattine sistema - aveva spiegato -, ma poi si creano comunque situazioni estremamente sgradevoli e irrispettose, alcune che hanno anche superato i limiti della legalità tanto che ho dovuto segnalarle alle autorità». Secondo il presidente infatti la pulizia non dura granché visto che poche ore dopo il passaggio degli addetti è di nuovo tutto come prima. «Non possiamo mettere un guardiano e soprattutto ricordo che ci sono le telecamere, ma nonostante questo c’è chi prende a pedate i muri e chiama l’ascensore con un calcio». La situazione peggiore è quella che riguarda le scale. «Si tratta di un problema che a mio giudizio si può risolvere con educazione, senso di civiltà e appartenenza da parte di tutti. Altrimenti è una cosa vergognosa». 

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