Macerata, i controlli della municipale: fioccano le prime multe per negozi sfitti e sporchi

Macerata, i controlli della municipale: fioccano le prime multe per negozi sfitti e sporchi
Macerata, i controlli della municipale: fioccano le prime multe per negozi sfitti e sporchi
di Giulia Sancricca
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Sabato 20 Gennaio 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 11:45

MACERATA Non solo graffiti. Un’altra emergenza a cui la giunta, guidata dal sindaco Sandro Parcaroli, ha voluto far fronte è quella delle vetrine sfitte, abbandonate e sporche. L’assessore al commercio, Laura Laviano, aveva lavorato a una ordinanza che è diventata operativa a giugno scorso. Dopo un periodo di rodaggio, infatti, in cui l’amministrazione aveva più volte sollecitato i proprietari delle vetrine sfitte a mantenere i locali in maniera decorosa, sono arrivate le prime multe ai trasgressori del provvedimento.

Locali chiusi e sfitti da cui si intravedono cumuli di spazzatura, sporcizia, vetri rotti e un generale stato di abbandono stanno quindi diventando solo un brutto ricordo.

Grazie all’ordinanza per la pulizia delle vetrine, infatti, fino a metà settembre la polizia locale, guidata dal comandante Danilo Doria, ha effettuato circa 80 controlli da cui sono scaturite una ventina di sanzioni.

Il provvedimento

Il provvedimento vuole infatti richiamare la collaborazione di tutti per il decoro della città. Più volte i proprietari dei negozi attivi avevano chiesto al Comune di prendere provvedimenti. Si tratta non solo di un biglietto da visita per la città, ma è anche una questione di rispetto per gli esercenti che continuano a investire nel cuore della città e sono stanchi di vedere vicino ai loro negozi l’incuria nei locali abbandonati. Ora che la stretta è iniziata si fa, dunque, sul serio. Proseguono a ritmo serrato i controlli da parte della polizia locale e i trasgressori del regolamento rischiano una sanzione pecuniaria da 25 euro a 500 euro.

L’ordinanza

Il provvedimento, come scritto nella prima parte dell’ordinanza, è stato adottato in quanto «in tutto il territorio comunale - come si legge nell’atto - si manifestano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato che ledono il decoro e la percezione di sicurezza urbana. Constatato che la percezione di tale degrado è data anche dall’oggettivo stato di fatiscenza dei numerosi immobili a destinazione commerciale, artigianale e di servizio di proprietà private è dovere primario dell’amministrazione comunale salvaguardare il decoro, l’igiene e la cura della città, accertato che negli immobili inutilizzati vi sono spesso spazi rientranti o protetti da serrande a maglia che diventano ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari».

Per intervenire su queste situazioni il sindaco aveva firmato l’ordinanza nella quale «i proprietari, locatari o concessionari dei locali commerciali e di servizio sfitti o non utilizzati devono tenere pulite le saracinesche, eliminare i rifiuti e gli oggetti vari accumulati e gettati all’interno degli immobili o nell’intercapedine tra le saracinesche e le vetrine, tenere pulite le vetrine e gli spazi commerciali vuoti visibili dalle strade ed eventualmente oscurare le vetrine, mantenere lo stato di decoro».

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