MACERATA Non solo graffiti. Un’altra emergenza a cui la giunta, guidata dal sindaco Sandro Parcaroli, ha voluto far fronte è quella delle vetrine sfitte, abbandonate e sporche. L’assessore al commercio, Laura Laviano, aveva lavorato a una ordinanza che è diventata operativa a giugno scorso. Dopo un periodo di rodaggio, infatti, in cui l’amministrazione aveva più volte sollecitato i proprietari delle vetrine sfitte a mantenere i locali in maniera decorosa, sono arrivate le prime multe ai trasgressori del provvedimento.
Locali chiusi e sfitti da cui si intravedono cumuli di spazzatura, sporcizia, vetri rotti e un generale stato di abbandono stanno quindi diventando solo un brutto ricordo.
Il provvedimento
Il provvedimento vuole infatti richiamare la collaborazione di tutti per il decoro della città. Più volte i proprietari dei negozi attivi avevano chiesto al Comune di prendere provvedimenti. Si tratta non solo di un biglietto da visita per la città, ma è anche una questione di rispetto per gli esercenti che continuano a investire nel cuore della città e sono stanchi di vedere vicino ai loro negozi l’incuria nei locali abbandonati. Ora che la stretta è iniziata si fa, dunque, sul serio. Proseguono a ritmo serrato i controlli da parte della polizia locale e i trasgressori del regolamento rischiano una sanzione pecuniaria da 25 euro a 500 euro.
L’ordinanza
Il provvedimento, come scritto nella prima parte dell’ordinanza, è stato adottato in quanto «in tutto il territorio comunale - come si legge nell’atto - si manifestano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato che ledono il decoro e la percezione di sicurezza urbana. Constatato che la percezione di tale degrado è data anche dall’oggettivo stato di fatiscenza dei numerosi immobili a destinazione commerciale, artigianale e di servizio di proprietà private è dovere primario dell’amministrazione comunale salvaguardare il decoro, l’igiene e la cura della città, accertato che negli immobili inutilizzati vi sono spesso spazi rientranti o protetti da serrande a maglia che diventano ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari».
Per intervenire su queste situazioni il sindaco aveva firmato l’ordinanza nella quale «i proprietari, locatari o concessionari dei locali commerciali e di servizio sfitti o non utilizzati devono tenere pulite le saracinesche, eliminare i rifiuti e gli oggetti vari accumulati e gettati all’interno degli immobili o nell’intercapedine tra le saracinesche e le vetrine, tenere pulite le vetrine e gli spazi commerciali vuoti visibili dalle strade ed eventualmente oscurare le vetrine, mantenere lo stato di decoro».