Le borse sembrano di Hermes ma sono contraffatte: imprenditrice condannata

Corridonia, le borse sembrano di Hermes ma sono contraffatte: imprenditrice condannata
Corridonia, le borse sembrano di Hermes ma sono contraffatte: imprenditrice condannata
di Benedetta Lombo
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Sabato 3 Ottobre 2020, 02:45

CORRIDONIA - A un occhio poco allenato le borse vendute erano del tutto simili alla Birkin firmata Hermes, ma non erano dalla nota azienda di moda francese. Quella produzione è costata alla titolare di una ditta che lavora pellami, una condanna a quattro mesi di reclusione per contraffazione.
 
Ieri infatti, si è chiuso il processo a carico di Cristina Salvucci, 38enne di Corridonia titolare della ditta Art Pelle. 
Le contestazioni risalgono al periodo compreso tra il 2014 e il 2015 quando, secondo la ricostruzione accusatoria – il fascicolo è del sostituto procuratore Luigi Ortenzi, ma ieri l’accusa in aula era sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo –, l’imprenditrice aveva contraffatto i marchi e i segni distintivi dei quali è titolare la Hermes International e che aveva la produzione esclusiva di un particolare modello di borsa conosciuta col nome “Birkin”. 
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti (l’accertamento risale al 10 febbraio del 2015) l’Art Pelle avrebbe riprodotto la forma della lussuosa Birkin, il dispositivo di chiusura e la minuteria metallica propri della borsa firmata Hermes. Le borse, così del tutto simili a quelle per così dire economicamente più impegnative, erano state poi vendute. Salvucci quindi, al termine degli accertamenti del magistrato, è finita sotto processo con l’accusa di contraffazione. Nel procedimento penale instaurato davanti al giudice Francesca Preziosi anche la Hermes International si è costituita parte civile con l’avvocato Cosimo Borsci. L’imputata, difesa dall’avvocato Claudio Bruno Marcolini, ha sempre sostenuto la propria estraneità al reato contestato e ieri la discussione: il pm ha chiesto la condanna a sei mesi, il giudice ha condannato Salvucci a quattro mesi di reclusione disponendo la confisca e la distruzione delle borse e il pagamento di una provvisionale alla parte civile di 5.000 euro.

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