Telefonate, biglietti e pedinamenti: da corteggiatore finisce sotto processo per stalking

Un'aula del Tribunale di Macerata dove si tiene il processo
Un'aula del Tribunale di Macerata dove si tiene il processo
di Benedetta Lombo
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Giugno 2022, 07:00

CIVITANOVA - Conosce una donna che lavora al supermercato dove lui fa acquisti e inizia a corteggiarla con inviti a cena, regali, fiori e biglietti recapitati sul posto di lavoro. Un corteggiamento, secondo quanto denunciato dalla donna, andato oltre le normali attenzioni e sfociato in un vero e proprio stalking con telefonate assillanti, squilli molesti e quando lei si è fidanzata anche con pedinamenti e insulti. 

 

È accusato di stalking un civitanovese di 61 anni. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra l’ottobre del 2016 e l’agosto del 2018 e poi tra l’aprile del 2019 e l’agosto dello stesso anno. Di mezzo c’era stato un divieto di avvicinamento alla persona offesa emesso dal gip a carico dell’uomo dopo la denuncia della vittima, ma una volta scaduta la misura lui avrebbe ripreso a perseguitare la donna. Le due denunce avevano portato a due procedimenti penali che nel frattempo sono stati riuniti dinanzi al giudice monocratico Andrea Belli e al pubblico ministero Raffaela Zuccarini. 

Ieri in aula sono stati sentiti la vittima, parte civile con l’avvocato Sante Monti, il compagno di lei e un ex collega di lavoro. Davanti al giudice e al pm la donna ha ripercorso i fatti e confermato le accuse. Ha spiegato di aver conosciuto l’imputato al lavoro, perché cliente storico del supermercato dove lei lavorava, a un certo punto però il 61enne avrebbe iniziato a corteggiarla in maniera assillante e quando lei si era fidanzata lui avrebbe iniziato a esserlo ancora di più. La donna ha riferito di un giorno in cui, mentre era in compagnia del fidanzato, l’imputato aveva aggredito il compagno afferrandolo per la gola, e aveva insultato lei. Dopo la scadenza della misura avrebbe ripreso a pedinare la donna.

L’ex collega della vittima sentito in aula ha confermato che il 61enne prima andava giornalmente al supermercato, poi aveva iniziato ad andarci anche più volte al giorno. Dopo le testimonianze l’udienza è stata rinviata al prossimo 14 marzo per continuare l’istruttoria e sentire altri testimoni indicati dall’accusa. L’imputato, difeso dall’avvocato Arabella Berdini, respinge gli addebiti.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA