CIVITANOVA Non c’è una ricetta segreta, ma il lavoro e la volontà di chi ha deciso di investire nella città rivierasca, mirando dritto agli obiettivi che si potevano raggiungere. Così l’ascesa di Civitanova, oggi patria della movida del territorio e non solo, porta con sé un gran numero di sfaccettature, dove ai gestori dei locali si affianca l’impegno di chi ha permesso che negli anni la città diventasse appetibile per la nascita di tante attività diverse, e a quelle attività ha dato un appoggio.
Testimone della trasformazione, ma anche attore coprotagonista, il sindaco Fabrizio Ciarapica che ripercorre la strada dall’inizio dell’insediamento durante il suo primo mandato. Consapevole però che, una volta raggiunto il boom, sia necessario lavorare ancor di più. Da un lato il rischio di un mercato che potrebbe diventare saturo, e dall’altra disagi causati da un gran numero di presenze di fronte a servizi e spazi che non sono pronti a adeguati a riceverle. Allora il primo cittadino non guarda tanto alla celebrazione del risultato raggiunto - che pur evidenzia con piacere - quanto al futuro e alle iniziative da mettere in campo per favorire il successo. «Questa inversione di marcia - dice -, l’essere diventati un punto di riferimento non solo per la regione, ma per un territorio interregionale è stata registrata negli ultimi sei anni».
Il sindaco: «Lavorare in prospettiva»
Ciarapica traccia poi la linea da seguire per il futuro: «Bisogna sempre essere lungimiranti e lavorare in prospettiva per garantire una crescita costante e ordinata. I nostri ragionamenti sono tutti proiettati verso la sicurezza e i servizi. Una implementazione della videosorveglianza, abbiamo assunto cinque nuovi vigili e acquistato tre mezzi per la polizia locale. Stiamo ragionando su un piano strategico per la sosta: è necessario aumentare gli spazi per i parcheggi e migliorare la viabilità. Quella di Civitanova deve essere una crescita e un vantaggio per tutto il territorio».
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