Offese all’ex assessore Gabellieri, l'ex consigliere comunale De Vivo nel mirino della Procura

L'ex consigliere comunale Livio De Vivo
L'ex consigliere comunale Livio De Vivo
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 06:30

CIVITANOVA - «L’assessore che abbiamo al Turismo non vale un …, non mi ricordo il nome di questa scema, oh scusa, secondo me sta rovinando Civitanova, questa scema, se vuoi denunciami per il danno di immagine». E poi: «Vai dallo psicologo». Le esternazioni sono di Livio De Vivo, ex consigliere comunale di Civitanova di 39 anni, nei cui confronti la Procura ha chiuso le indagini preliminari notificando di recente il relativo avviso. 

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L’accusa che gli viene mossa è di diffamazione nei confronti dell’ex assessore al Turismo Maika Gabellieri, esponente della Lega. I fatti contestati risalgono al 18 giugno del 2020 quando nel corso di una diretta video sulla sua pagina “Di Livio show” avrebbe pronunciato una pluralità di frasi offensivi nei confronti dell’allora assessore. Dagli epiteti ripetuti insistentemente ad altri insulti pesanti, tutti pronunciati in dialetto civitanovese, De Vivo avrebbe proferito una sequela di frasi lesive dell’onore e della reputazione di Gabellieri.

Nel suo monologo su Facebook De Vivo non ha lesinato invettive: «La Gabellieri, la peggiore assessora al Turismo degli ultimi 50 anni, proprio la peggiore, questa è zero. Questa durante la campagna elettorale diceva che il festival era zero, diceva “A noi ci piace Popsophia, chiudi tutta Civitanova Alta” e adesso Popsophia va via da Civitanova». «Aoh, io te lo dico in maniera tranquilla, Maika ma tu che fai, fai uso di cocaina? Ti fai le canne? Ti ubriachi? Hai dei problemi, vai dallo psicologo, te lo pago io». 

A quel punto in un crescendo di offese ha proseguito: «Questa è strana, questa signora, non so come chiamarla, e c’ho pure paura perché questa è strana», proseguendo poi con alcune allusioni.

A quel punto è scattata la denuncia. I fatti sono finiti all’attenzione del sostituto procuratore Enrico Riccioni che ha disposto gli accertamenti del caso per poi chiudere le indagini preliminari contestando all’ex consigliere il reato di diffamazione. 

De Vivo è difeso dall’avvocato Maurizio Nardozza. Dal momento della ricezione dell’informazione di garanzia avrà 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive, produrre documenti o chiedere di essere interrogato per fornire la propria versione dei fatti.

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