Civitanova, flash mob contro la lottizzazione tra Costamartina e Villa Eugenia. Micucci: «Un’altra città è possibile»

Flash mob contro la lottizzazione. Micucci: «Un’altra città è possibile»
​Flash mob contro la lottizzazione. Micucci: «Un’altra città è possibile»
di Emanuele Pagnanini
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Lunedì 5 Febbraio 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 13:19
CIVITANOVA - Un centinaio di persone hanno preso parte ieri mattina al flash mob contro la lottizzazione tra Costamartina e Villa Eugenia. Una manifestazione organizzata dal coordinamento comunale del centrosinistra ma che si innesca su una protesta che non vuole avere connotazioni partitiche. Dopo l’approvazione della variante urbanistica in consiglio comunale, in effetti, è nato un movimento spontaneo di contrarietà che è trasversale (ieri alcuni hanno rivendicato l’appartenenza al centrodestra) e che vede coinvolti, soprattutto, diversi i residenti della zona.  



Ieri presenti coloro che abitano in via Giovanni XXXIII e in via Dante. Iniziata anche la raccolta firme contro l’edificazione che prevede 3.200 mq di edifici commerciali e direzionali su un’area di 13.521 mq. Il presidio, con un gazebo e diversi cartelloni, si è tenuto nel parcheggio di via Neruda (nei pressi della pasticceria San Marone). Gli organizzatori volevano sistemare il gazebo tra le auto, visto che i proprietari privati del prato attorno hanno espressamente chiesto alle forze dell’ordine che non fosse occupata quell’area. Sono stati accolti interventi durante la manifestazione, conclusa con la piantumazione “simbolica” di due lecci (sempre per non urtare i proprietari del terreno) e il lancio di ghiande. A moderare gli interventi, Marco Cervellini, esponente di Legambiente e della lista Ascoltiamo la città. 

La smentita
 

Per i consiglieri di centrosinistra, ha parlato Francesco Micucci che ha ricordato quanto successo in consiglio comunale con i consiglieri di Fdi che hanno smentito il proprio capogruppo, votando a favore della variante. «Oggi siamo qui in una manifestazione dove non ci sono bandiere e simboli politici – ha detto – vogliamo dimostrare che un’altra città è possibile.

Vogliamo evitare che in questa zona si apra un nuovo triste capitolo dopo la svendita di Villa Eugenia». Tra gli slogan, uno ricorda quanto avvenuto nella vicina Montecosaro, dove un terreno edificabile è stato trasformato in verde. «Montecò cura il verde, Ciarapica ce lo svende». Ha quindi preso la parola Gabriele Troiani, ex consigliere comunale di centrodestra. «Ho lasciato la politica – dice – ma sono costretto a tornare in campo. Ricordo che quando ero in maggioranza, mi sono opposto alla proposta dell’allora giunta di realizzare nella stessa zona 16 villette in cambio di un’arena per la lirica sotto l’autostrada. Scelta insensata e battaglia vinta. Ma ora c’è un nuovo attacco ad uno dei pochi polmoni verdi del quartiere». Quindi parola ai residenti. C’è chi si è trasferito da poco in zona e sottolinea come questa collinetta «è ormai uno dei pochi affacci dal quale si possa godere di un panorama ampio». Ribadito che la città necessita di strade asfaltate e non di nuovi centri commerciali.

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