I timori dei consiglieri di opposizione: «A Cingoli rischia di chiudere il reparto delle lungodegenze»

I timori dei consiglieri di opposizione: «A Cingoli rischia di chiudere il reparto delle lungodegenze»
I timori dei consiglieri di opposizione: «A Cingoli rischia di chiudere il reparto delle lungodegenze»
di Leonardo Massacesi
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Domenica 1 Maggio 2022, 10:00

CINGOLI -  «Con l’avvicinarsi del periodo estivo all’ospedale di Cingoli si profilano alcune grosse problematiche che rischiano di pregiudicare la regolare gestione delle attività con conseguente chiusura del reparto di Dpa (lungodegenza riabilitativa) e quindi inevitabili ripercussioni per i cittadini». E’ quanto sostengono i consiglieri comunali di opposizione Francesco Pacetti e Catia Marchegiani.

«Già da tempo si parla della mancata proroga o rinnovo per gli operatori a tempo determinato dell’Aria Vasta 2 – dichiarano i due esponenti di minoranza del gruppo “Centrodestra per cambiare” -.

A Cingoli sono in scadenza 8 operatori socio sanitari (di cui 5 alla fine di maggio e 3 alla fine di giugno) su un totale di 13 e 4 infermieri (di cui 1 rinnovato ad aprile fino alla fine di dicembre e 3 fino al 31 luglio). C’è da considerare che questi operatori lasceranno il servizio prima delle rispettive scadenze per usufruire delle ferie residue». Dunque non c’è nessuna certezza sulle proroghe o sui rinnovi.

«Considerata la suddetta carenza di personale – spiegano i due consiglieri comunali - si andrebbe inesorabilmente ad una riduzione di posti letto o addirittura alla chiusura del reparto. Cingoli non è nuovo a queste situazioni, basta ricordare la chiusura di 20 posti letto, dal 2012 al 2015 e una seconda volta dal 2019 al 2020. Parliamo di operatori che alla riapertura del Dpa nel 2020 hanno scelto Cingoli volontariamente, rinunciando anche ad altre opportunità lavorative». Inoltre i due consiglieri sottolineano l’importanza del nosocomio cingolano.

«I 40 posti letto (10 di Cure Intermedie e 30 di Lungodegenza riabilitativa) presenti a Cingoli – ricordano Pacetti e Marchegiani – non servono solo all’utenza locale ma soddisfano le necessità dell’Area Vasta 2 e sono anche una valvola di sfogo per l’ospedale di Jesi e il Pronto Soccorso dell’Urbani perennemente sovraffollato». Ed ecco l’appello al sindaco Vittori. «Alla luce di quanto detto chiediamo all’amministrazione di affrontare questa priorità con la massima attenzione e promuovere un incontro urgente con i vertici dall’Area Vasta 2».

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