Camerino, pale eoliche sul Monte Tolagna, Vittorio Sgarbi si oppone

Pale eoliche sul Monte Tolagna, Sgarbi si oppone
Pale eoliche sul Monte Tolagna, Sgarbi si oppone
di Monia Orazi
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 13:12

CAMERINO - Filo da torcere per le pale eoliche che dovrebbero essere installate sul Monte Tolagna, in cima agli aerogeneratori che formeranno il parco eolico da 34 megawatt per cui l’Unione montana Marca di Camerino - guidata dal presidente Alessandro Gentilucci - ha chiesto di riavviare l’iter autorizzativo alla Regione. A dirsi contrario il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, noto per le sue posizioni anti-eolico: ogni volta che spunta la possibilità di realizzazione di un parco eolico in Italia, il popolare critico d’arte subito fa sentire la sua voce. 
 

Sgarbi si è  fatto sentire anche stavolta negli ambienti romani ed ha annunciato che il Ministero della cultura si opporrà al progetto del parco eolico dell’Unione montana.

Una posizione non nuova per lui, che già nel 2012, dato il suo forte legame con le Marche, si era fatto sentire con un’opinione contraria al progetto. Sgarbi ha parlato di «ecomostro» riferendosi al progetto del parco eolico che - a suo dire - va a deturpare il paesaggio. Il sottosegretario annuncia quindi battaglia sotto l’egida del ministero della cultura. Il progetto è rimasto bloccato per anni, prima per il parere contrario della Soprintendenza, motivato dal fatto che le torri eoliche fossero visibili dalla piana di Colfiorito, essendo situate in un’area compresa ai confini tra Monte Cavallo, Pieve Torina e Serravalle di Chienti. Un ulteriore stop è stato causato dal ricorso al Tar, presentato da Italia Nostra, ma alla fine il progetto era stato promosso dalla sentenza del Consiglio di Stato del 2014. Nel progetto del 2012, redatto dalle Università di Camerino ed Ancona era previsto il centro di trasformazione in località Fonte delle Mattinate di Serravalle di Chienti ed il centro di controllo e le strutture di monitoraggio a Selvapiana di Monte Cavallo. All’epoca erano stati stimati 53 milioni di euro di costi per la sua costruzione, con un tempo di cinque anni per il rientro degli investimenti effettuati ed una vita tecnica di circa vent’anni.

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