Avviato il cantiere alle ex Casermette di Camerino, sarà un polo per recuperare i beni culturali

Avviato il cantiere alle ex Casermette di Camerino, sarà un polo per recuperare i beni culturali
Avviato il cantiere alle ex Casermette di Camerino, sarà un polo per recuperare i beni culturali
di Monia Orazi
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Sabato 5 Agosto 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 11:02
CAMERINO Un polo di eccellenza per il recupero e la valorizzazione dei 30mila beni culturali recuperati dopo il sisma da strutture danneggiate: partiti ieri i lavori di rigenerazione dell’ex deposito militare delle Casermette a Torre del Parco di Camerino, alla presenza delle autorità che hanno inaugurato ufficialmente il cantiere.  



Il primo stralcio di lavori sarà eseguito dalla ditta Torelli Dottori, l’importo sarà di dieci milioni di euro. Secondo punto è la firma dell’accordo tra Demanio, Comune, Regione, commissario alla ricostruzione, direzione regionale dei Musei Marche, Unicam e Sovrintendenza ai beni culturali, per il recupero degli edifici denominati complesso San Francesco in centro a Camerino: l’ex carcere, l’ex chiesa di San Francesco e l’ex caserma dei carabinieri che diventeranno un contenitore culturale. «Dobbiamo far vedere gli effetti materiali della ricostruzione per convincere le troppe famiglie che ancora non hanno presentato domanda a farlo - ha detto il presidente della Regione Francesco Acquaroli - non possiamo permetterci di tenere fermo questo territorio dal punto di vista della competitività, perché per rendere attrattiva la regione è necessaria la completezza dell’intero territorio regionale».

Il carcere

Il sindaco Roberto Lucarelli ha chiesto a tutti di impegnarsi a ricostruire anche il carcere: «Oggi parliamo di futuro con un’azione che ci permette di ridare vita ad una struttura in centro che sarà pienamente recuperata in un luogo centrale con una nuova visione, inoltre il cantiere delle ex Casermette ha avuto con l’allora sindaco Pasqui il suo primo impulso ad una nuova progettualità.

Era limitato pensarlo solo come deposito e magazzino dei beni culturali, con questo accordo gli sarà data una nuova vitalità. Da sindaco non posso rimarcare che fino al terremoto Camerino ospitava il carcere, dobbiamo prendere l’impegno con tutte le istituzioni di ricostruirlo, l’istituto penitenziario per economia e opportunità di lavoro era perno di tale territorio, un territorio che è pronto a riaverlo».

L'accordo

L’accordo è stato voluto fortemente dal commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli: «Vogliamo passare dalle norme ai cantieri, dico con orgoglio che a luglio c’è stato il record di liquidazioni alle imprese: 2.700, più 20 per cento rispetto al semestre precedente e più 70 per cento rispetto al 2021. Nel quadro complessivo c’è la questione Camerino, una delle città martiri del terremoto, con il Demanio parte il cantiere per un luogo come le Casermette che non sarà solo un deposito, ma permetterà di esprimere il genius loci, con un esercizio scientifico di studio, valorizzazione e divulgazione dei beni culturali». Successivamente sono intervenuti Gianluca Pasqui, il sottosegretario Lucia Albano, il direttore del Demanio Alessandra Dal Verme, il rettore Unicam Claudio Pettinari, il direttore regionale dei Musei Marche, Luigi Gallo, e il sovrintendente per le Marche, Giuseppe Lacava.

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