Traini sparò contro il suo bar a Pollenza, adesso è finito nei guai per la marijuana

L'operazione è stata condotta dai carabinieri
L'operazione è stata condotta dai carabinieri
di Benedetta Lombo
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Martedì 14 Luglio 2020, 02:30
APPIGNANO - Aveva 24 piantine di marijuana in un casolare ad Appignano, denunciato il titolare del bar H7 di Casette Verdini di Pollenza. Contro quel locale nel 2018 Luca Traini sparò tre colpi di arma da fuoco nel folle raid dopo la morte di Pamela Mastropietro. 
Produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti è questa l’ipotesi di reato individuata dai carabinieri della stazione di Appignano che hanno denunciato a piede libero il 34enne. 

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L’indagine è scattata dopo una serie di segnalazioni giunte da cittadini che abitano nella zona e che avevano notato movimenti insoliti di auto e persone nelle ore notturne. Un via vai strano da e verso quel vecchio casolare che, per orari e modus, non erano compatibili con festicciole private estive. Era qualcosa di diverso, che cosa lo hanno appurato ieri i carabinieri della stazione che hanno trovato una piccola coltivazione di marijuana ricavata in un casolare nelle campagne appignanesi. I militari, dopo aver analizzato la situazione e ritenuto che quei movimenti fossero riconducibili ad attività connesse agli stupefacenti, hanno pianificato l’operazione e ieri si sono presentati nell’abitazione nella disponibilità de trentaquattrenne residente in provincia di Macerata.
I militari hanno quindi avviato una attività di polizia giudiziaria finalizzata alla ricerca di sostanze stupefacenti e il sospetto è risultato essere fondato: gli uomini dell’Arma hanno trovato posizionati al sole una trentina di vasetti da giardinaggio; in 24 c’erano altrettante piantine di marijuana già germogliate. L’operazione è proseguita anche all’interno dell’abitazione dove sono stati rinvenuti altri vasetti, due dei quali con piantine già germogliate dello stesso stupefacente, prodotti concimanti e confezioni vuote di semi di canapa.
Al termine delle attività e della stesura degli atti di polizia giudiziaria, le piantine e tutto il materiale rinvenuto, sono stati sequestrati e l’uomo è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria di Macerata per produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Il 34enne è titolare del bar di Casette Verdini di Pollenza finito nel mirino del tolentinate che il 3 febbraio di due anni fa compì un raid xenofobo per le strade di Macerata. In una mattinata di follia Traini volle così vendicare l’uccisione della 18enne Pamela Mastropietro per mano del nigeriano spacciatore Innocent Oseghale. 
Fu così che Traini esplose colpi di pistola contro le persone di colore che incontrava per strada ferendone sei, ma non solo. I proiettili della sua Glock raggiunsero anche dei locali commerciali a Macerata e nelle immediate vicinanze: la discoteca Babau di Sforzacosta, la pasticceria Monachesi in corso Cairoli a Macerata, il bar H7 a Casette Verdini e la sede del Partito democratico in via Spalato. 

 
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