Le alici di San Benedetto, le fave di Fratterosa, il pecorino dei Sibillini: tutta la regione sulle “Pizze di Marca”

Le alici di San Benedetto, le fave di Fratterosa, il pecorino dei Sibillini: tutta la regione sulle “Pizze di Marca”
Le alici di San Benedetto, le fave di Fratterosa, il pecorino dei Sibillini: tutta la regione sulle “Pizze di Marca”
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 20:46 - Ultimo aggiornamento: 20:48
Non si trovano le Alici del Cantabrico sulle Pizze di Marca, ma quelle di San Benedetto sì. Il pecorino è dei Sibillini, la cipolla quella rossa e piatta di Pedaso. La fava viene da una località in provincia di Ascoli Piceno che porta la sua specialità nel toponimo: Favalanciata. Ma c'è anche quella di Fratterosa, in provincia di Pesaro-Urbino. Tutte queste eccellenze compongono le farciture delle pizze preparate dai cuochi di tutte le Marche nell'ambito del progetto della Camera di Commercio nato tredici anni fa quando l'Ente non era ancora unificato, a Pesaro, e si parlava allora di Pizze delle Terre di Rossini e Raffaello.
 

Le “Pizze di Marca” fino a settembre nei locali della regione con il gastronauta Otello Renzi

 
Ora le terre omaggiate nel piatto per eccellenza della convivialità  sono anche quelle di Licini, Cecco d'Ascoli e Maria Montessori. Insomma ci sono tutte e cinque le province. E i tutti i territori ci sono pizzerie, 35 in totale, aderenti al progetto che propone serate di piatti a base di pizze con farciture a scelta realizzate con prodotti marchigiani. Fuori di calendario comunque, ogni locale mantiene la pizza del proprio territorio.
 
 
A presentare in conferenza stampa i menù estivi che fino a settembre di potranno trovare nei locali marchigiani c'erano il vice presidente di Linfa - Azienda Speciale di Camera Marche per l'agroalimentare - Gianfranco Santi, il gastronauta Otello Renzi   che affianca i cuochi nelle serate e presenta i piatti e Francesca Severini, dirigente del settore agricoltura della Regione Marche. La conferenza stampa si è tenuta a Falconara, alla pizzeria ristorante Arnia del Cuciniere di Claudio Api.  
 
A parlare marchigiano anche i vini e le birre agricole abbinate alle pizze, o meglio al percorso gastronomico di tipi di pizza, spesso coronato da dessert anch'essi a base di prodotti locali.

 

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