Mamma e papà ricevono una telefonata dal figlio morto sei mesi prima, lo choc: «Colpa di mia sorella»

Il ragazzo conclude dicendo che la mamma e il papà erano al settimo cielo dopo la notizia della sua "non morte" e quel fine settimana sono volati da lui per assicurarsi che fosse davvero sano e salvo

Mamma e papà sotto choc per la chiamata improvvisa del figlio, ucciso sei mesi prima: «Colpa di mia sorella». Ecco cos'è successo
Mamma e papà sotto choc per la chiamata improvvisa del figlio, ucciso sei mesi prima: «Colpa di mia sorella». Ecco cos'è successo
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 18:05

Una vicenda che ha dell'incredibile e che dimostra quanto una lite familiare possa andare oltre ogni limite: un uomo ha chiamato la mamma e il papà per sapere come stessero e ha scoperto che lo credevano morto da ormai sei mesi. Una telefonata che ha lasciato i genitori in lacrime tra la gioia di scoprire che il proprio figlio è in realtà vivo e vegeto e lo choc nel rendersi conto che si è vissuto un terribile lutto che non c'è mai stato. 

L'intervista radiofonica al presunto deceduto ha lasciato tutti a bocca aperta: vediamo cos'è successo, secondo quanto riportato dal Mirror.

La vicenda si è svolta in Nuova Zelanda e Callum, la presunta vittima di un omicidio sei mesi prima, ha raccontato la storia durante una trasmissione radiofonica dopo che era stato chiesto agli ascoltatori se a qualcuno fosse capitato di essere creduti morti. Il ragazzo, allora, ha chiamato e ha esordito dicendo: «Le mie sorelle, in quel momento, avevano avuto una lite con i miei genitori e per qualche motivo non andavano d'accordo. Io vivevo a Wellington, mentre loro erano a Christchurch». 

Poi, si scopre la miccia che ha scatenato l'incendio: «Mia sorella maggiore ha telefonato alla mamma e al papà e ha detto loro che ero morto, e poi ha aggiunto che i genitori della mia ex ragazza non li volevano al funerale». Lo speaker, allora, domanda al giovane come sia possibile che i genitori abbiano accettato così facilmente la notizia della sua dipartita: «Da quello che mi hanno riferito, i miei hanno provato a chiamare tutti i parenti per sapere se cosa fosse successo, ma nessuno sapeva niente quindi hanno semplicemente pensato: si vede che è proprio morto». 

Callum non ha idea di come questa storia sia andata avanti per sei mesi e ammette: «Ero particolarmente occupato con il lavoro e la vita e poi un giorno ho pensato: non sento i miei genitori da un po', mi chiedo come stiano, e li ho chiamati.

A quel punto mia mamma era in lacrime e mi fanno: Sei vivo?. Papà era assolutamente sotto choc e mi chiede Cosa c***o sta succedendo?».

A quanto pare, non solo la sorella aveva informato i due della morte del figlio, ma aveva rivelato che era stato vittima di omicidio: accoltellato a morte. Lo speaker, allora, gli chiede: «Cioè, non si trattava di un incidente o un suicidio, qualcuno ti ha ucciso! Eri il tipo di persona che poteva essere accoltellata?». Callum, con ironia, risponde: «Non ero in una gang o qualcosa del genere, ma devo ammettere che, in quel momento della mia vita, non sarebbe stato poi così strano se mi avessero accoltellato».

Il ragazzo conclude dicendo che la mamma e il papà erano al settimo cielo dopo la notizia della sua non morte e quel fine settimana sono volati da lui per assicurarsi che fosse davvero sano e salvo. Naturalmente, né i suoi genitori né lui rivolgono più la parola alle sorelle. 

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