Marco Mengoni: «Non riesco più a innamorarmi, ci sto lavorando con la mia terapeuta»

Il cantante, l'anno scorso trionfatore con la sua canzone Due vite, sta per tornare sul palco dell'Ariston

Sanremo 2024, Marco Mengoni al Tg1: «Sto studiando tanto come se fosse l'esame all'università»
Sanremo 2024, Marco Mengoni al Tg1: «Sto studiando tanto come se fosse l'esame all'università»
di Cristina Siciliano
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Lunedì 29 Gennaio 2024, 00:02

Festival di Sanremo 2024, tutto pronto? Quasi. A pochi giorni dall'inizio della kermesse ci sono ancora alcune caselle da riempire. Una cosa è certa: durante la prima serata del Festival di Sanremo, il 6 febbraio, ci sarà un ospite davvero speciale, in doppia veste di super ospite musicale e co-conduttore: Marco Mengoni. Il cantante, l'anno scorso trionfatore con la sua canzone Due vite, tornerà dunque a calcare il palco dell'Ariston affiancando Amadeus nella puntata d'esordio in un ruolo per lui piuttosto nuovo. E proprio nelle ultime ore, ospite nello studio di Tg1, il cantante è stato intervistato ed ha rivelato le sue sensazioni in merito a questa nuova esperienza sul palco del 74esimo Festival della canzone italiana.

 
Marco Mengoni: per Sanremo studio come agli esami

Durante il servizio del Tg1 è stato mandato in onda il video di Marco Mengoni mentre esulta per la vittoria di Sinner agli Australian Open. «Mi sono commosso per la vittoria di Sinner - ha spiegato Marco Mengoni -.

Sono appassionato di Tennis ed è lo sport che ho fatto per tutta la mia vita»

«Per me i campioni sono chi ha cambiato la storia della musica come per esempio Battisti - ha continuato il cantante -. Non sono sereno perché vado a fare qualcosa che non faccio di solito. Sto studiando come se fosse un grande esame all'università. Per me è stato un anno intenso. Parto con il tour a Napoli allo Stadio Maradona e non vedo l'ora».

«Amadeus ci vediamo e arrivo», ha salutato emozionatissimo Marco Mengoni.

Mengoni e l'amore

«L'amore? No, non l’ho trovato. Dipende da un sacco di fattori, ci lavoro con la mia terapeuta, voglio andare a una visione meno assolutista del mondo - ha detto a Repubblica - Non sei solo perché lavori tanto, è per un insieme di cose, non c’è un capro espiatorio. Forse è per questo che scrivo canzoni malinconiche. Vorrei innamorarmi tutti i giorni, sentire la botta allo stomaco. Da un po’ non provo questa sensazione, il mio “emotivogramma” è piatto. Poi mi abituo a stare solo e sono un solitario: costruisco mobili, curo le piante, vado al cinema e viaggio da solo».

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