Una radice di vetiver
per frenare l'erosione

Una radice di vetiver per frenare l'erosione
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Martedì 1 Aprile 2014, 11:24 - Ultimo aggiornamento: 11:25
PORTO SANT'ELPIDIO - L'esame batimetrico sulla costa doveva prendere il via ieri mattina, si era considerato il bel tempo e si doveva partire con i primi controlli.

Qualche disguido tra tecnici, comune e Capitaneria fa allungare i tempi, ma "sarà questione di giorni" assicura l'assessore alla difesa della costa Annalinda Pasquali. Per i lavori sono stati ingaggiati due studi a Nord della regione. Il Laboratorio Geomeccanico Orazi di Mombaroccio, Pesaro Urbino, si occuperà dell'esame granulometrico e del prelievo dei campioni di materiali dall'arenile. L'esame batimetrico sarà eseguito invece dalla società Geomarine di Senigallia.



Rimane fermo l'appuntamento di oggi dei balneari in comune alle 15.30 per fare il crono-programma degli interventi. Intanto parte anche la sperimentazione della pianta di vetiver a sud della spiaggia elpidiense.



"Vogliamo percorrere tutte le strade possibili per contrastare il fenomeno erosivo" dice l'assessore Annalinda Pasquali. La decisione è stata presa qualche mese fa, dalla proposta del balneare Stefano Alessandrini. Il comune, chiesti i pareri di Assam e regione, ha ottenuto il consenso alla piantumazione. I lavori partiranno ad aprile. Saranno sistemate una cinquantina di piante vetiver a ridosso dello stabilimento balneare Trentasette, sul lungomare Faleria.



Il vetiver è una pianta con radice a fittoni, sperimentata in Toscana e Sardegna per evitare le frane e smottamenti. In Cina la pianta viene utilizzata per contrastare l'erosione costiera. La proposta è di piantare il vetiver a ridosso dello stabilimento balneare Trentasette, lato mare, per un metro. Le radici della pianta sono talmente consistenti da riuscire a trattenere sabbia e ghiaia. Se l'esperimento funziona verrà esteso anche agli altri stabilimenti balneari. In pratica verrebbe ad aggiungere una fascia verde fronte-mare, davanti agli chalet.
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