Rischio frane, spariscono pure i cartelli: tutti liberi di infrangere i divieti sul Conero

Rischio frane, spariscono pure i cartelli: tutti liberi di infrangere i divieti sul Conero
Rischio frane, spariscono pure i cartelli: tutti liberi di infrangere i divieti sul Conero
di Roberto Senigalliesi
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 07:06

ANCONA - Ritorna l’estate dei divieti violati e ritornano, puntuali, i pericoli che corre chi non rispetta le regole lungo tutto il perimetro che va dal Trave fino allo scoglio della Vela. Legati, essenzialmente, alla inosservanza dei divieti di stazionamento e passaggio di zone rese pericolose da frane e smottamenti che sono di casa in questa parti, causate dall’estrema fragilità della falesia del Conero


Parlavamo ieri su queste colonne della mappa relativa ai divieti di stazionamento che vanno, soprattutto, a nord della strada d’accesso a Mezzavalle, fin verso il Trave, ed in quella che a sud arriva a ridosso della spiaggia libera Ramona, a Portonovo.

Nel primo caso, al Trave, sono in molti a non curarsi dei divieti ed addirittura dedicarsi ai bagni di fango.

Gli irresponsabili

E già in passato c’è stato chi ha rischiato parecchio in occasione di cedimenti che hanno sorpreso la gente al sole costringendola ad un improvviso fuggi fuggi. Nel secondo caso anche ieri il tratto oggetto di divieto era pieno di gente, addirittura in diversi si sono portati da Mezzavalle a Portonovo via terra. E proprio al limite di questa zona vietata sono addirittura scomparsi i cartelli che fino allo scorso anno ne vietavano l’accesso, come è testimoniato dalla ricognizione effettuata da cui si è visto la gente prendere tranquillamente il sole ed aprire l’ombrellone sotto il costone a picco sul mare. Ma, a proposito di cartelli, è scomparso anche quello che avvertiva del divieto di fare i tuffi dal molo, che rappresentava un monito, seppure inascoltato dai più.

I tuffi choc 

Anche in questo caso nessuna traccia del cartello ed anche ieri diversi ragazzi si lanciavano in tuffi spericolati. Un pericolo reso ancora maggiore dal fatto che i massi a protezione del molo sono affondati in acqua, spazzati via dalla forza del mare, ed in alcuni casi spariti alla vista, seppure sempre presenti. Continuando il percorso dei pericoli inascoltati che ci sono nella baia si arriva alla zona sotto le terrazze, anche essa fortemente erosa dal mare che ha scavato sotto la roccia della collinetta. Una zona bella ed appetibile ma vietata, questa volta i cartelli si percolo sono presenti, ma nessuno ci fa caso. Il mare, peraltro, ha colpito anche subito dopo, scavallata la torre De Bosis, prima di arrivare al Clandestino, dove la roccia è sempre più mangiata da continui smottamenti invernali. Infine la zona che va dalla chiesa di Santa Maria fino allo scoglio della Vela.

I furbetti

Vietata alla circolazione ed allo stazionamento da un apposito cartello ma sempre piena di gente alla ricerca di un posto naturale e poco frequentato. E sono in diversi, soprattutto verso la Vela, quelli che hanno messo in piedi dei veri e propri accampamenti con improvvisate capanne in cui si passa anche la notte. Insomma Portonovo, Mezzavalle ed il Trave presentano diversi pericoli. Compreso, proprio a Mezzavalle, quelli relativi a chi, improvvidamente, accende i fuochi di notte, improvvisando barbecue. Una pratica, anche questa, proibita dai cartelli sulla cui osservanza si aprono diversi dubbi. Infine vogliamo parlare del divieti di portare cani in spiaggia? Molto spesso finiscono nel dimenticatoio. 

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