Ecco la sonda studiata dai liceali del Medi per misurare gli effetti dei gas serra

Sonda studiata dai liceali del Medi per misurare gli effetti dei gas serra
Sonda studiata dai liceali del Medi per misurare gli effetti dei gas serra
di Sonia Amaolo
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Sabato 29 Ottobre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:17

PORTO SANT’ELPIDIO  - Con duemila euro una scuola creativa e ingegnosa arriva a 30mila metri d’altezza per misurare la concentrazione di ozono, biossido di carbonio e metano nei primi due strati dell’atmosfera. Il Polo Urbani lancia il progetto Infinity Balloon, è la prima sonda di una scuola italiana a quell’altezza e questo primato spetta al liceo scientifico Medi di Montegiorgio, del polo con sede primaria a Porto Sant’Elpidio. 

 
Il lancio 
Giovedì alle 12.30 a San Gemini in provincia di Terni in Umbria, il pallone sonda sarà lanciato per misurare la concentrazione dei gas serra. Per l’occasione l’Enac chiuderà lo spazio aereo. Sarà tutto ripreso dall’alto con la telecamera 4 k si vedrà la curvatura terrestre, da quell’altezza è visibile il globo. Il progetto, presentato ufficialmente ieri, ha preso corpo a luglio dopo anni di preparativi, e si è reso possibile grazie ai fondi Pon, risorse per la scuola dai fondi sociale europeo e di sviluppo regionale. 
I giovani scienziati 
Ci hanno lavorato gli studenti delle classi 4°B e 5° B: Hamza Ait Bourryal, Azzya Adnani, Amina e Zineb Barboucha, Nesrine Ben Houci, Michele Berdini, Iacopo Bucci, Mattia Cruciani, Lorenzo De Minicis, Daniela Dragut, Alessia Galli, Gaia Giarelli, Jacopo Luciani, Jennifer Marzialetti, Alice Narcisi, Alessio Romagnoli, Alessandro Tiburzi, Tommaso Santucci e Tommaso Santoni.

Cervelloni e cervellone dietro la supervisione dei professori di biologia e informatica Ettore Antolini e Andrea Vallorani, con la collaborazione della professoressa Chiara Vitali, responsabile del Pon. 


Diretta online 
Si potrà seguire in diretta online il lancio collegandosi a https://infinity1.vallorani.org/progetto/. Al pallone è agganciata la sonda contenente la strumentazione assemblata con hardware e software open-source dagli studenti. Un gruppo ha lavorato sulla parte tecnica, un altro sulla parte teorica, sul sito web e il canale streaming, un altro gruppo ancora lavorerà all’analisi dei dati acquisti, una volta recuperata la sonda Infinity 1, che è una scatola di polistirolo con ali per la stabilità in aria, dentro la scatola ci sono una scheda Arduino Uno, una Sd card reader, 5 sensori di gas, uno di pressione e temperatura, un Gps tracker, una action-cam 4k, un datalogger Gps. C’è anche tanta poesia, c’è L’infinito di Leopardi. Ma c’è di più, c’è l’idea di far venire a Porto Sant’Elpidio Samantha Cristoforetti l’anno prossimo; già avviati i primi contatti. 


Le grandi sfide 
«Da questo progetto parte la sfida del Carlo Urbani nella direzione della transizione digitale ed ecosostenibile – dicono i prof impegnati nel progetto – la nostra è una grande scuola, non solo numericamente ma dal punto di vista della capacità ideativa e progettuale». «E’ un’esperienza molto importante questa - dice il professor Vallorani - in Italia due scuole prima di noi hanno lanciato un pallone sonda tra il 2017 e il 2018, in Emilia Romagna e nel Sud Italia, ma in quei casi si trattava solo di fare delle riprese. Il nostro progetto è più complesso, la tecnologia è in continuo divenire e in 4/5 anni i processi innovativi delle tecnologie informatiche e digitali fanno la differenza». 

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