Sicurezza e commercio a Fermo, l’allarme di Confabitare: «Spariscono troppe attività»

La polizia a Tre Archi
La polizia a Tre Archi
di Pierpaolo Pierleoni
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Domenica 31 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:54

FERMODalla sicurezza al saldo negativo di attività commerciali, è a tinte cupe lo scenario del responsabile di Confabitare Renzo Paccapelo. La sua riflessione parte dalla giovane segregata e costretta a prostituirsi sul litorale fermano e liberata dalla polizia. «Come mai, tra tante località, il malvivente che ha segregato quella ragazza ha scelto il nostro territorio? Ci sono basi logistiche e complicità a livello locale? Possibile che costui abbia riavuto l’auto e le somme sequestrate, tornando in patria? Confabitare ritiene che la misura sia colma. Nonostante il lavoro delle forze dell’ordine, il territorio è ancora a rischio e mancano azioni di contrasto al retroterra su cui basano le attività spacciatori, organizzatori del giro di prostitute, procacciatori di case da occupare».

Il trend

Paccapelo evidenzia poi le crescenti chiusure di attività commerciali, ambulanti e artigianali da un decennio a questa parte. «Fermo ha visto sparire il 50% delle attività del centro, Porto San Giorgio il 25 e non riesce più ad essere attrattiva nella zona centrale.

Il nodo per noi sono i flussi commerciali, servono luoghi con identità, funzioni e storia distintive, promuovere una sorta di centri commerciali naturali, con la complementarietà della logistica online e marketing per strade e quartieri. Ci vogliono politiche che promuovano commercio e servizi integrati, con piani di governo del territorio congrui e compatibili». Confabitare auspica «una rigenerazione urbana, ambientale e commerciale, promuovendo partecipazione, diffondendo formazione, mobilitando relazioni di prossimità, con servizi comuni tra attività commerciali e culturali in collaborazione con le amministrazioni comunali per una agenda condivisa. Oggi non si vendono prodotti, ma interi eco-sistemi urbani, purché integrati, fondendo commercio, cultura, intrattenimento, socialità, coesione. Vanno reinventate le nostre città come corpi sociali viventi, organici, caldi».

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