FERMO - Dalla sicurezza al saldo negativo di attività commerciali, è a tinte cupe lo scenario del responsabile di Confabitare Renzo Paccapelo. La sua riflessione parte dalla giovane segregata e costretta a prostituirsi sul litorale fermano e liberata dalla polizia. «Come mai, tra tante località, il malvivente che ha segregato quella ragazza ha scelto il nostro territorio? Ci sono basi logistiche e complicità a livello locale? Possibile che costui abbia riavuto l’auto e le somme sequestrate, tornando in patria? Confabitare ritiene che la misura sia colma. Nonostante il lavoro delle forze dell’ordine, il territorio è ancora a rischio e mancano azioni di contrasto al retroterra su cui basano le attività spacciatori, organizzatori del giro di prostitute, procacciatori di case da occupare».
Il trend
Paccapelo evidenzia poi le crescenti chiusure di attività commerciali, ambulanti e artigianali da un decennio a questa parte. «Fermo ha visto sparire il 50% delle attività del centro, Porto San Giorgio il 25 e non riesce più ad essere attrattiva nella zona centrale.