ANCONA - Una città biancorossa. Ma qui il calcio e l’Ancona non c’entrano. I colori sono quelli dei nastri che impacchettano mura e ponti, strade e luoghi del cuore. Uno slalom fra transenne e divieti che spuntano qua e là per segnalare situazioni di pericolo. La new entry, nel lungo elenco di punti vietati al transito di auto e/o pedoni, è il ponte del Pincio, intitolato da ignoti tifosi dorici, in occasione della prima promozione in serie A nel 1992, all’allenatore Vincenzo Guerini.
Il cedimento
Sabato sera, dopo l’ennesima segnalazione di parti pericolanti e pezzi di cemento caduti in strada, i vigili del fuoco sono intervenuti per un sopralluogo, al termine del quale hanno deciso di prendere provvedimenti. Nessun ferito, per fortuna. Ma intanto il transito è stato interrotto tra via XXV Aprile e via Veneto, mentre la circolazione nella parte soprastante, tra via Rodi e via Circonvallazione, resta consentita. Ora si renderanno necessari dei lavori di manutenzione urgenti delle arcate del ponte, che verrà picchettato interamente. L’intervento partirà stamattina stessa. «Il cedimento ha riguardato soltanto le due travi che non erano state incamiciate dai teli verdi protettivi - spiega l’assessore Stefano Foresi -. Si sono staccate delle parti riguardanti i copriferro, ma la struttura è stabile, tant’è che faremo un’opera di messa in sicurezza dei ferri con una vernice protettiva e poi il ripristino. Già a metà settimana il ponte dovrebbe essere riaperto, una volta terminato l’intervento di manutenzione. I lavori verranno svolti dalla ditta al mattino presto, in modo da ridurre il più possibile i disagi agli automobilisti di via XXV Aprile e di via Veneto».
«Fratelli d’Italia ha più volte denunciato l’omissione dell’Amministrazione nella normale manutenzione di strade, ponti e gallerie che necessitano di verifiche periodiche e di revisioni strutturali per vetustà o usura atmosferica: il Comune non è mai intervenuto in maniera preventiva ma sempre a danni fatti e con rinvio dei lavori di anni» segnalano i consiglieri Maria Grazia De Angeli, Marco Ausili e Angelo Eliantonio.
Il mosaico horror
Nel mosaico delle aree off limits, il ponte del Pincio è solo l’ultimo dei tasselli.