MACERATA È un vortice pericoloso quello avviato dal caro bollette. Rincari che, alle cifre già triplicate degli ultimi mesi, sono destinati a raggiungere aumenti tra il 60 e il 100
C’è chi ancora dice di mantenere la clientela più affezionata e chi inizia a vedere che le fasce medio basse che prima si accontentavano dell’asporto ora hanno rinunciato pure a quello. La testimonianza arriva da Paolo Stortoni, titolare del ristorante “Da Muruschì” a Corridonia. Nel suo locale la strategia per risparmiare era partita da tempo: a pranzo solo servizio da asporto e cena solo su prenotazione - con il menù e il prezzo stabiliti prima - per gruppi di almeno 8 o 10 persone. «Ma ora - dice - se gli ulteriori aumenti già annunciati dovessero verificarsi la situazione sarebbe ancora più grave. Lavorando con una fascia medio-alta non ho ancora registrato la perdita di molti clienti. Ma chi prima veniva per l’asporto due volte a settimana ora lo vedo una volta al mese». E Stortoni ha deciso di non alzare i prezzi. «Non avrebbe senso: se dovessi aumentare per rientrare nelle spese dovrei fissare i prezzi dei piatti a cifre esorbitanti. Che senso ha alzare di qualche euro? Però così non si può andare avanti. Credo che in molti non ce la faranno e saranno costretti a chiudere».
Ancora aumenti in bolletta. Ristoratori di Macerata preoccupati: «Iniziano le prime rinunce»
di Giulia Sancricca
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Venerdì 30 Settembre 2022, 03:30
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