Truffa delle assicurazioni, 4 arresti. Sospesi avvocati e medici. Un indagato anche nel Fermano

Truffa delle assicurazioni, 4 arresti. Sospesi avvocati e medici. Un indagato anche nel Fermano
Truffa delle assicurazioni, 4 arresti. Sospesi avvocati e medici. Un indagato anche nel Fermano
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Martedì 24 Ottobre 2023, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 11:49

SERVIGLIANO - Da oltre dieci anni si occupavano di falsi incidenti e truffe assicurative: 4 persone in manette, interdetti dalla professione 2 avvocati e 6 medici. Ma ci sono altri 23 indagati a piede libero tra Napoli, Aversa (Caserta), Minturno (Latina), Melito di Napoli, Curti, Piano di Sorrento e Servigliano.

I carabinieri della compagnia Vomero stanno eseguendo un'ordinanza applicativa di misure cautelari (una in carcere, 3 ai domiciliari e 8 interdittive nei confronti di due avvocati e sei medici) emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Procura.  I 35 indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle truffe assicurative con fraudolento danneggiamento di beni assicurati e ricorso a certificati medici falsi rilasciati da medici compiacenti, riciclaggio, indebita percezione del reddito di cittadinanza e furto aggravato.

Le indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura partenopea e condotte dalla stazione carabinieri di Napoli Marianella, sono frutto di approfondimento su materiale già sequestrato nel corso dell'esecuzione di una prima ordinanza applicativa di misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata a furti, rapine e truffe assicurative, eseguita lo scorso marzo, permettendo di rivelare l'operatività di un'associazione criminale che, da oltre un decennio, opera nel territorio campano.ù

Il meccanismo

Il meccanismo prevedeva un’iniziale fase di pianificazione della dinamica del sinistro con l’individuazione delle parti da coinvolgere, dei finti testimoni, del medico e del pronto soccorso di riferimento da cui farsi rilasciare referti per inesistenti lesioni; successivamente, venivano coinvolti i sanitari dei centri diagnostici e dei poliambulatori presso i quali venivano effettuate le visite successive a quelle di pronto soccorso ed i carrozzieri compiacenti che avevano il compito di predisporre la documentazione falsa relativa ai danni subiti dai veicoli coinvolti, in maniera compatibile con le lesioni riscontrate.

A questo punto entravano in gioco gli avvocati che istruivano le pratiche per falsi sinistri stradali e che concordavano le dichiarazioni dei finti testimoni. In almeno due occasioni sono state accertate anche dichiarazioni testimoniali da parte di due soggetti risultati poi inesistenti.

Come veniva dissimulato

Il profitto del reato della truffa assicurativa, una volta incassato, veniva poi movimentato e prelevato in maniera frazionata, nel tentativo di dissimularne la provenienza illecita.

Dalle attività è stato anche possibile individuare il presunto autore del furto di un’autovettura avvenuto all’interno di un supermercato della città di Napoli ed eseguito con la tecnica del “finto parcheggiatore” che, con l’inganno e qualificandosi come posteggiatore, si era fatto consegnare le chiavi dell’autovettura, per poi dileguarsi facendo perdere le proprie tracce. Documentata anche l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di due degli indagati, per un ammontare complessivo di 20.497,47 euro. 

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