Nuovo furto al Bar Centrale di Porto Sant'Elpidio, il proprietario esasperato: «Siamo in trincea, servono più controlli»

Nuovo furto al Bar Centrale di Porto Sant'Elpidio, il proprietario esasperato: «Siamo in trincea, servono più controlli»
Nuovo furto al Bar Centrale di Porto Sant'Elpidio, il proprietario esasperato: «Siamo in trincea, servono più controlli»
di Domenico Ciarrocchi
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Sabato 28 Gennaio 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 14:24

PORTO SANT’ELPIDIO - L’ultimo furto risale ad alcuni giorni fa. Fra vetrata laterale infranta, danni all’interno del locale, bottiglie di alcolici sparite insieme ai soldi rimasti in cassa, il conto è salato: 2.600 euro. Il problema è che si tratta dell’ennesimo colpo subito. E che ormai la proprietà parla apertamente di una vera e propria ritorsione nei suoi confronti visto l’impegno nel tener fuori i soggetti a rischio. Al Bar Centrale, storico locale di piazza Garibaldi, da circa 4 anni di proprietà di Fabio Gentili (che ne possiede altri anche nel Maceratese) vivono come in un fortino, al centro di una piazza di spaccio sempre più fiorente.


L’intesa

«Purtroppo - dice Gentili - ci sentiamo soli.

I controlli ci sono, carabinieri e polizia vengono spesso in centro, ma che possono fare? Ci sembra di essere in un flipper, con la pallina che sbatte da una parte all’altra: una volta è colpa di uno, la volta dopo di un altro. Non si sa con chi prendersela, e intanto qui è sempre più difficile andare avanti». Fra i collaboratori c’è Rossano Lanciotti, e prima di chiudere la sera i responsabili del locale dicono che danno sempre un’occhiata circospetta in giro. Meglio non rischiare. «L’ultimo furto - riprende Gentili - è stato un dispetto. Ma noi vogliamo andare avanti, cercare di garantire un po’ di decoro al locale e, ovviamente, alla zona». Sotto esame, in particolare, la piccola via dei Mille che, semichiusa al transito, collega il Borgo Marinaro a piazza Garibaldi. Oltre alla via, dove a volte capita che non funzioni nemmeno la luce pubblica, le aree a rischio sono la stessa piazza Garibaldi, Villa Murri e i giardini alle spalle del Comune. Una situazione che i residenti denunciano da tempo. «Servirebbe più attenzione - rimarca Gentili - da parte del Comune. Ad esempio una telecamere in via dei Mille. Sappiamo che piazza Garibaldi è coperta, ma la via no». Il giro sarebbe gestito da una decina di giovani, si parla anche di traslochi forzati da Lido Tre Archi, dove i massicci controlli e l’attenzione mediatica di questi anni avrebbero convinto alcuni pusher magrebini a spostarsi un po’ più a nord. «Ci sono ragazzi - raccontano al bar - che vengono anche da fuori città per rifornirsi di droga». Si tratta di hashish e marijuana, ma anche eroina e cocaina. A volte basta un palo all’angolo di piazza Garibaldi per smistare i traffici loschi. Il lento decollo dell’ex teatro Gigli non aiuta, finora è uno scatolone vuoto che favorisce la zona franca. Nei prossimi mesi si dovrebbe partire.

La beffa

Ma al Bar Centrale chiedono aiuto. E lo chiedono subito. «Qui fanno controlli di continuo - dicono gli esercenti - e in questi mesi il grosso del lavoro è stato cercare di lasciar fuori la clientela indesiderata». La beffa è che lo stesso locale nell’immaginario cittadino sia un luogo di spaccio e traffici illeciti. In occasione dell’ultima chiusura di un bar imposta dalla Questura alcuni residenti, senza nemmeno passare a dare un’occhiata alla serranda alzata, avrebbero scommesso che il locale sigillato fosse proprio questo. «Eppure - chiosa Gentili - noi ce la mettiamo tutta per garantire decoro e pulizia. Ma ora si muova anche il Comune».

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