Porto S.Giorgio, morto il ciclista travolto
dal furgone guidato dal vicesindaco

La bici accattorciata a bordo strada dopo l'investimento
La bici accattorciata a bordo strada dopo l'investimento
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Mercoledì 5 Agosto 2015, 21:17 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 12:43
MONTEGRANARO - ​Non ce l'ha fatta Gino Scoppa, il ciclista investito dieci giorni fa dal vicesindaco di Porto San Giorgio Francesco Gramegna.

L'investimento era avvenuto lungo la superstrada sulal corsia che da Porto San Giorgio sale a Fermo.

L’uomo, 60 anni, residente a Montegranaro, è deceduto nella mattinata di martedì scorso all'ospedale Torrette di Ancona, dove era stato ricoverato in seguito ai gravi traumi conseguenti all'impatto. Andare in bicicletta era la grande passione di Scoppa e da quando era andato in pensione, dopo una vita da operaio in diversi calzaturifici veregrensi, dedicava sempre più tempo al suo hobby su due ruote. Ma quell'hobby, purtroppo, gli è costato la vita.



Erano le 9.30 di mattina di sabato 25 luglio quando Scoppa percorreva da solo la superstrada Fermo-Porto San Giorgio in direzione del capoluogo di provincia ed è stato urtato da dietro dal Fiat Doblò in transito con al volante Gramegna. Forse stava camminando troppo al centro della carreggiata. Forse il conducente del Doblò ha avuto un momento di distrazione. Forse entrambe le cose. Fatto sta che l'impatto è stato tremendo.



L'uomo in sella alla bicicletta è caduto rovinosamente, andando a urtare il muro che delimita la strada, riportando gravi ferite su tutto il corpo oltre che un trauma cranico, nonostante il caschetto di protezione. Immediato il trasporto in eliambulanza a Torrette e il ricovero, ma per l'uomo, malgrado fosse passata più di una settimana e si poteva sperare in un miglioramento, non c'è stato nulla da fare.



Ieri la Procura della Repubblica ha disposto l'ispezione cadaverica, anche se non ci sono molti dubbi sulle cause della morte. Il funerale non è stato ancora fissato.



L’incidente ha riacceso il dibattito sulla pericolosità della superstrada che collega la costa con il capoluogo. In passato teatro di numerosi incidenti, di recente è fra le arterie più controllate del Fermano.

Nel tratto di competenza della Provincia, infatti, è stato installato il sistema di controllo della velocità Tutor, con l’apparecchio che fotografa i mezzi in transito all’entrata e all’uscita del tratto interessato, calcolando poi la media oraria. Il limite di velocità è 70 km/h. La salita per Fermo, dalle pendenze abbordabili e con l’ampia carreggiata a disposizione, è molto gettonata dai ciclisti, all’apparenza più sicura rispetto a quella delle Paludi. Purtroppo, per Scoppa, così non è stato.
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