In 1.300 a Porto San Giorgio per Donna Rosa. «La salute è al femminile»

Donna Rosa a Porto San Giorgio
Donna Rosa a Porto San Giorgio
di Serena Murri
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Lunedì 8 Maggio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:21

PORTO SAN GIORGIO - Camminata Donna Rosa, simbolo del percorso oncologico: 1.300 iscritte per la XIII edizione baciata dal sole che si è svolta ieri. L’Asd Valtenna è promotrice di tutto il movimento sportivo territoriale e organizza eventi ogni due settimane o un mese.

L’iniziativa  di ieri è da sempre capitanata dalla presidente Doriana Valori, anima dell’organizzazione dell’evento, che anno dopo anno ha raccolto un numero sempre crescente di presenze: «Credo nella funzione benefica della socialità, della passeggiata e del vivere per la crescita della persone». Sul palco, anche la presidente regionale  alle Pari Opportunità Maria Lina Vitturini: «Seguiamo le donne a 360 gradi. Le donne possono rivolgersi a noi per qualsiasi problema. Noi ci siamo».

Sulla strada del rispetto

Presente anche il sindaco Valerio Vesprini che ha salutato  il fiume rosa alla partenza.

Insieme a lui l’assessore Carlotta Lanciotti, i consiglieri Giulia Vagnozzi ed Emanuele Morese, il vicesindaco di Ponzano Diego Mandolesi. Luciana Mariani dalla Cpo provinciale, insieme all’associazione On the road, è così intervenuta: «Per noi è il primo progetto sulla strada del rispetto, per tutti i Comuni della provincia. Da medico, questa giornata è particolare per la raccolta fondi per il reparto di Oncologia. Il cammino oncologico è lungo e faticoso, può venir voglia di fermarsi, ma quando si cammina tutti insieme, c’è sostegno. Mi raccomando, donne, facciamo squadra e teniamo sempre duro».

La presidente della Cpo comunale di Porto San Giorgio, Betty Squadroni: «Noi siamo per il contatto di genere, il mio vice è un uomo. Vorremmo organizzare un convegno turistico e dare la possibilità alle  donne di  raccontare  la loro esperienza sul turismo  con  la possibilità per le donne di essere autonome». A seguire, Michela Vitarelli, dell’Anpof ha espresso il suo «grazie sia per l’attività oncologica che per il cammino di recupero e di riabilitazione. Le parole d’ordine sono: calma, equilibrio, azione. Siamo rientrati in reparto da poco per portare il nostro sorriso e un servizio benefico come quello delle estetiste oncologiche».

Le testimonianze

Non solo camminata, sul palco sono arrivate tante altre testimonianze. Dall’Accademia di scherma di Fermo, Carlo Millevolte ha promosso un nuovo corso in partenza perché anche la scherma può svolgere un ruolo riabilitativo. Il progetto Kayak Picenum in rosa di Pedaso c’era Stefania Teodori che ha parlato della squadra di Dragon Boat e delle dragonesse, donne che dopo essere state operate di tumore al seno pagaiano sul drago come forma di riabilitazione portando il loro messaggio di rinascita. L’oncologo Luigi Acito ha ricordato quanto l’attività fisica sia un caposaldo della prevenzione, mentre la psicologa Barbara Esperide, formatrice dei volontari dell’Anpof, ha esortato a dare sostegno alle pazienti oncologiche.

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