Montegiorgio, gestione dell'asilo nido
La coop non ci sta e diffida il comune

Montegiorgio, gestione dell'asilo nido La coop non ci sta e diffida il comune
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Giovedì 22 Ottobre 2015, 19:38 - Ultimo aggiornamento: 19:57
MONTEGIORGIO - Nicola Becce della cooperativa sociale “Nasce un sorriso” non ci sta. Alla luce delle notizie “inesattezze” uscite riguardo alla situazione della gestione dell'asilo nido di Montegiorgio, prende carta e penna e ricostruisce per filo e per segno la situazione che si è venuta a creare e i rapporti con l'amministrazione comunale. Intanto la gestione non è provvisoria “ma definitiva come facilmente desumibile dalla determinazione del responsabile dei servizi sociali”. Ed ancora: la documentazione è stata tutta presentata “tramite raccomandata con ricevuta di ritorno inoltrata subito dopo l'aggiudicazione definitiva. Del resto non si poteva essere invitati a firmare un contratto in assenza di aggiudicazione definitiva compresa la cauzione definitiva”.



E veniamo alla gara. “Il bando prevedeva un numero di bambini per l'asilo nido pari a 30 unità per un importo complessivo nei tre anni di 365mila euro. Appare di tutta evidenza come la cooperativa abbia partecipato alla gara proprio in virtù dei numeri in ballo. Ma proseguiamo nell'operazione verità. Dopo l'aggiudicazione definitiva siamo stati invitati ad attivare il servizio di gestione dell'asilo nido”. L'asilo in effetti apre il primo settembre “ma in quella data sono presenti zero bambini. Proprio così: zero. Il personale assegnato al servizio, regolarmente assunto a norma di legge, era rappresentato da 5 unità. Lo stesso giorno ci giunge tramite email una comunicazione secondo la quale i bambini erano otto e non dieci”.



Il 24 settembre c'è un incontro in Comune con Becce. “In quella sede dopo aver fatto presente alcune rimostranze - in primis la presenza di soli 8 bambini - e dunque dell'antieconomicità del servizio viene raggiunto un accordo di risoluzione e non si dà seguito alla stipula del contratto ma si raggiunge l'intesa, di assicurare il servizio fino al 30 ottobre.



Nell'articolo uscito sul Corriere Adriatico si fa riferimento all'ipotesi di servizio non più antieconomico con una quindicina di bambini. Per completezza: con 15 bambini l'azienda avrebbe al massimo incassato 4.500 euro nell'ipotesi di rette al massimo possibile a fronte di un costo mensile pari ad 8 mila euro. Esattamente quasi il doppio per un servizio a regola d'arte come nelle nostre abitudini. Sugli interrogativi legati al mantenimento del servizio fino a nuova gara è bene precisare come l'assessore Bacalini aveva - nel corso dell'incontro in Comune - verbalmente richiesto al sottoscritto di gestire l'asilo a 6mila euro al mese a prescindere dal numero dei bambini. Ad oggi non ci hanno dato neanche il tempo per prendere in considerazione questa ipotesi e allora alcune considerazioni. Noi a certi giochetti, a manovre di sottobosco per finì poco trasparenti non ci stiamo - puntualizza Becce -. Evidentemente l'amministrazione di Montegiorgio vuole favorire soggetti privati locali cercando di danneggiare al contempo la nostra immagine. E allora è appena il caso di ricordare come la nostra cooperativa lavora nelle Marche da molti anni in diversi comuni nella gestione di asili nido, case di riposo, assistenza scolastica e domiciliare, vigilanza sugli scuolabus. Cogliamo l'occasione per anticipare una diffida al Comune di Montegiorgio affinché vengano ripristinate le condizioni previste dal bando e cioè: 30 bambini ed importo a base d'asta al netto di ribasso. A queste condizioni siamo pronti a firmare da subito per onorare il servizio di gestione dell'asilo”.
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