Monte Urano, sempre meno lavoro
Anche gli stranieri ora se ne vanno

FERMO - Stranieri e giovani se ne vanno e il numero dei residenti torna indietro di dieci anni. A livello anagrafico il 2016 ha confermato, ed enfatizzato, alcune tendenze in atto da diverso tempo e ha messo il centro calzaturiero di fronte alla realtà dei fatti: in un anno i residenti sono passati da 8.353 a 8.280. Un calo di 73 unità, inferiore solo a quello registrato nel 2013, quando la popolazione scese di cento unità.

Per trovare un dato più vicino agli 8.280 abitanti dobbiamo tornare indietro di dieci anni e arrivare al 31 dicembre 2007 quando gli iscritti al registro anagrafe del comune di Monte Urano erano 8.333. A provocare il calo dei residenti è soprattutto la movimentazione degli stranieri. Il flusso migratorio non solo si è fermato (è così da 4 anni) ma, a causa della mancanza di opportunità lavorative, anche gli stranieri che per anni si erano stabiliti a Monte Urano hanno deciso di lasciarlo per cercare fortuna altrove.

I marocchini, che sono stati i primi ad arrivare a Monte Urano, attirati dalle offerte di lavoro delle aziende calzaturiere locali, sono appena 160, come nel lontano 2001. E lo stesso fanno i cinesi, che lasciano Monte Urano e il Fermano per cercare fortuna altrove, spesso in Toscana, direzione Prato, dove il comparto produttivo locale riesce ancora ad offrire un impiego ai cinesi abili nel lavorare la pelle. Ora si contano 408 cinesi, al secondo calo consecutivo dopo quello registrato nel 2016.

Ma se l’anno scorso il calo è stato solo di 3 unità, nel 2016 è stato di 26 unità. Nel 2016 sono stati 64 gli stranieri che sono stati cancellati dal registro anagrafe perché irreperibili. Oltre agli stranieri anche molti giovani, e meno giovani, lasciano il paese perchè hanno già trovato un’altra sistemazione che reputano definitiva. La cancellazione all’ufficio anagrafe del proprio comune avviene solo quando c’è una nuova stabilità. In 45 (di cui solo 7 stranieri) si sono cancellati perchè trasferiti all’estero mentre 152 (di cui 60 stranieri) hanno preferito un altro comune italiano.