Maltempo: alberi sradicati e tetti scoperchiati, il Fermano si lecca le ferite

Maltempo: alberi sradicati e tetti scoperchiati, il Fermano si lecca le ferite
Maltempo: alberi sradicati e tetti scoperchiati, il Fermano si lecca le ferite
di Sonia Amaolo
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Martedì 1 Settembre 2020, 04:05

FERMO - Alberi sradicati, tetti scoperchiati, persiane rotte e poi tavoli e sedie, bidoni dell’immondizia, torrette dei bagnini e pali della luce divelti e finiti dall’altra parte della strada. Il maltempo delle ultime 48 ore ha comportato ottanta interventi dei vigili del fuoco in tutta Fermo, una trentina solo nel capoluogo di Provincia, in particolare per alberi sradicati e caduti e a 24 ore dalla tromba d’aria che ha devastato il capoluogo di provincia l’allerta non era ancora terminata. 

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I vigili del fuoco sono andati avanti e indietro nei piccoli comuni dell’entroterra e lungo la costa per tutta la giornata di ieri, non solo per rimediare ai danni del giorno prima ma per sistemare tutte le problematiche che si ponevano ieri in tempo reale. Alle 13 c’è stata una riunione tecnica e le sirene rimbalzavano in ogni dove e a ogni ora, la calma è tornata solo nel pomeriggio quando si segnalava solo una micro emergenza.
 
I danni
A Fermo i danni più ingenti, dalla contrada Bore a Magliano di Tenna, dalle Paludi a Casabianca è stato tutto un correre dei vigili del fuoco. Quel mix di vento forte e pioggia ha provocato frane con strade trasformate in torrenti di detriti e fango e centinaia di alberi sradicati e finiti in mezzo alla strada a bloccare il traffico. Non sono eventi sporadici questi. A partire dalle 14.53 della domenica fino a ieri alle 13 ci sono stati interventi a Montefortino, Grottazzolina, Ponzano, Santa Vittoria in Matenano, Monterubbiano, Montegiorgio, Monsampietro Morico, ripetuti interventi a Grottazzolina per smottamenti di terreno e tronchi d’albero finiti in mezzo alla carreggiata stradale. Altri interventi registrati anche a Montegiorgio e Porto San Giorgio per allagamenti nei sottopassi e di fronte al cimitero, meno colpita Porto Sant’Elpidio che però ha accusato il colpo delle mareggiate con alcuni chalet che hanno rischiato di finire in ammollo sul lungomare sud. Le statistiche evidenziano come siano fenomeni sempre più frequenti e ad intensità crescente. Non risultano feriti, auto danneggiate ma si segnalano danni notevoli per la tromba d’aria della domenica pomeriggio e gli allagamenti lungo la costa. Solo il distretto calzaturiero sarebbe stato meno colpito dall’ondata di maltempo. A Montegranaro non si sono registrate particolari criticità e nella zona montana l’ondata di maltempo è stata comunque di minore impatto. 
Il bollettino
Il bollettino della Protezione civile ieri indicata l’allerta gialla e oggi la criticità dovrebbe essere completamente rientrata. Nella sostanza la due giorni è stata una strage di alberi in tutto il territorio fermano con ingenti danni alle aree forestali e all’ambiente in generale. Domenica sono stati abbattute dalla furia del vento decine e decine di piante, i vigili del fuoco dicono che la maggior parte degli interventi hanno riguardato proprio la rimozione di tronchi, rami e fogliame dalle strade.
L’agricoltura
«La quantificazione delle precipitazioni di tipo convettivo stia divenendo sempre più complessa, nonostante un monitoraggio meteo - climatologico sempre piu moderno e puntuale» afferma il meteorologo, Massimiliano Fazzini, Ingenti anche i danno arrecati alle aziende agricole che specie in questo periodo pianificano la produzione. È per questo motivo che le associazioni stanno valutando se esistono i presupposti per chiedere alla Regione e/o al Governo un indennizzo a titolo di risarcimento danni.

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