Tagli a scuola, l'allarme si fa sempre più forte: classi a rischio, ecco cosa può succedere

Tagli a scuola, l'allarme si fa sempre più forte: classi a rischio, ecco cosa può succedere
Tagli a scuola, l'allarme si fa sempre più forte: classi a rischio, ecco cosa può succedere
di Domenico Ciarrocchi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Marzo 2022, 07:40

FERMO  - Scuole, altro che investimenti e nuove aule. Nubi minacciose sembrano addensarsi sopra gli istituti del Fermano tanto che sul caso è stata presentata un’interrogazione al presidente della Provincia Michele Ortenzi firmata dal consigliere ed ex vicepresidente Stefano Pompozzi. I timori ci sono e sono tanti. E non sembrano riguardare solo l’Agrario di Montegiorgio di cui si è parlato nei giorni scorsi.


Pompozzi ricorda che il dimensionamento scolastico sembra essere oggetto di intenti “razionalizzatori” dall’Ufficio scolastico delle Marche con possibili accorpamenti o, in alcuni casi, cancellazioni.

Che fare? «Tra le situazioni potenzialmente a rischio - ricorda - il possibile accorpamento di alcune classi dell’Istituto Tecnico Economico di Amandola; appunto il possibile mancato ottenimento della classe per l’indirizzo di Agraria della sede distaccata di Montegiorgio del Montani; e ancora i possibili accorpamenti delle sedi di Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio dell’Istituto Urbani. Inoltre parte delle criticità interessano le aree interne aggravate da annose difficoltà».

Oltre ai problemi segnalati in Provincia, che si occupa degli istituti superiori, anche altri Comuni sono in fibrillazione per le sorti delle loro scuole. Fra questi Campofilone, Francavilla d’Ete, Magliano di Tenna e Montottone, con il rischio di tagli per elementari e medie. Visto il contesto, si chiede quindi a Ortenzi di stilare lo «stato di criticità della rete scolastica della provincia e di elencare le eventuali misure che si intendono prendere». Un allarme rilanciato a livello locale anche dai sindaci, fra cui Pietro Cesetti di Magliano di Tenna. Sindaci finora blanditi con le promesse relative al sostegno dei borghi e agli investimenti del Pnrr. Ma lo scenario potrebbe cambiare. «In questo modo - si lamentano ancora i primi cittadini - i piccoli centri continueranno a spopolarsi e non si riuscirà a invertire questa tendenza in atto da anni. Anzi, verrà accelerata».


Un’emergenza per la quale si era mosso, alla fine della scorsa settimana, lo stesso presidente Ortenzi chiedendo ai sindaci un elenco delle criticità in vista del nuovo anno scolastico. Si tratta di stilare una mappa capillare sui problemi che riguardano scuole per l’infanzia, elementari, medie e superiori. Sotto la lente i buchi nel personale scolastico e la successiva formazione delle classi in vista dell’anno scolastico 2022-2023. Ma anche le strategie dell’Ufficio scolastico regionale che starebbero applicando senza batter ciglio le direttive che arrivano da Roma. Bisogna invece tener conto di alcune specificità come il peso degli istituti (l’Agrario del Montani, ad esempio, è l’unico in provincia) o dei centri che li ospitano, appunto spesso borghi spopolati e colpiti dal sisma. Ortenzi si è già mosso con l’assessore regionale Giorgia Latini. Serve un pressing incrociato su Usr e ministero competente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA