FERMO - Oggi la Procura darà il nulla osta ai familiari per il riconoscimento del corpo, quindi i funerali si svolgeranno in Albania, il Paese di Maria. Questo il nome italiano della 61enne falciata sulla statale lunedì mattina prima delle 7 a Lido di Fermo, vicino a casa. I soccorsi della Croce Azzurra di Porto San Giorgio erano subito risultati vani. Nella casa di riposo Opera Pia Arpili a Monte Giberto, dove lavora la figlia della defunta, Ella, tutti sono in lutto.
La signora Feruze Kercuku lascia 6 figli e 12 nipoti. Da 9 anni era in Italia, faceva la badante, amava camminare a piedi. La figlia che viveva con lei e lavora alla casa di riposo non riesce a darsi pace, è disperata. Sul social è sfida tra colpevolisti e innocentisti nei confronti del pirata della strada che si è dato alla fuga per costituirsi alcune ore dopo. La vittima è morta sul colpo.
L’investitore ha 55 anni, è di Porto Sant’Elpidio, incensurato, operaio.
Iscritto sul registro degli indagati, seguirà il provvedimento di custodia cautelare per omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso. Niente carcere, scatteranno i domiciliari. Il dibattito infiamma la rete, qualcuno si mette nei panni dell’uomo: «Come la vittima, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, il rimorso se lo porterà dietro a vita, potrebbe succedere a ognuno di noi», si legge tra i commenti.