Scogliere emerse, i Comuni accelerano ma gli ambientalisti non ci stanno e lanciano l'allarme: «Salviamo le spiagge»

Primo tratto di scogliere e vasca di prima pioggia a Porto Sant’Elpidio
Primo tratto di scogliere e vasca di prima pioggia a Porto Sant’Elpidio
di Sonia Amaolo
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Domenica 29 Maggio 2022, 08:10

FERMO - Tutti pazzi per le scogliere emerse nel Fermano. Si muove la Regione, accelerano i Comuni, la costa si prepara ma mentre tutti si attrezzano c’è chi critica la difesa della costa

 
L’attacco
Il circolo Legambiente di Porto Sant’Elpidio attacca: «Basta osservare per accorgersi del ripascimento di ghiaia sul litorale rispetto alla passata stagione - dicono gli ambientalisti - l’ampiezza della spiaggia non dipende dalle scogliere ma dal moto del mare. Si è avverato il detto secondo il quale “il mare una volta prende e una volta rilascia”. Allora perché si fanno le scogliere? Questa domanda la poniamo al Comune, alla Regione, ai tecnici e ai cittadini che pagano. Il mare e l’economia turistica hanno bisogno di altro. La spiaggia è un bene ambientale non la succursale di una discoteca o un cantiere a cielo aperto. A stagione iniziata le cose da fare sono: raccolta differenziata su aree pubbliche e in concessione, regolamentazione del traffico, attività di spiaggia e accoglienza turistica, rispetto delle norme in materia di gestione privatistica di beni pubblici. Soprattutto c’è bisogno di cambiamento per l’economia turistica che deve adattarsi alla crisi climatica energetica. Abbiamo bisogno di esempi virtuosi: utensili e stoviglie riciclabili, mobilità dolce, riduzione dei consumi elettrici e installazione di solare termico e fotovoltaico, meno illuminazione pubblica e privata, tutto quello che riduce l’emissione di co2.

Di questo abbiamo bisogno piuttosto che di scogliere. Salviamo la spiaggia di Porto Sant’Elpidio dalla distruzione dell’ingegneria marittima». 


I lavori
La partenza dei lavori a Porto Sant’Elpidio è prevista ad agosto, forse a giugno nel primo tratto di litorale sud. Il costo dell’operazione è 24 milioni e 275mila euro in tre stralci da 7 milioni e 750mila, 8 milioni e 65mila e 8 milioni e 460mila euro. In un anno sarà completato il primo tratto dal Fosso del Palo al fiume Tenna. Anche a Marina di Altidona c’è il mega progetto milionario di difesa e i lavori sono stati affidati alla ditta Ubaldi. E Pedaso si attrezza con 4,6 milioni per il litorale sud, per riportare 20 metri di spiaggia. 


Il sopralluogo
L’assessore regionale alla Difesa della costa Stefano Aguzzi, oltre alle mappe, si affida all’esperienza e va direttamente sul posto per rendersi conto delle problematiche. Pedaso come Porto Sant’Elpidio ha beneficiato dei fondi Por Fesr che saranno spalmati tra i Comuni con il litorale in erosione, soldi da spendere entro sei anni. Porto Sant’Elpidio e Pedaso hanno programmato e presentato progetti, ottenendo risorse. E quello che fino a dieci anni fa sembrava impossibile oggi è realizzabile. La Regione pensa di poter recuperare l’80% di copertura del litorale con le scogliere rigide, la media nazionale è del 30%. A Lido di Fermo le ultime scogliere emerse mancanti, tra Casabianca e San Tommaso, sono state possibili grazie al cofinanziamento Edison. Anche a Santa Maria a Mare, Marina Palmense e San Biagio è stato possibile l’intervento negli anni scorsi per la collaborazione fra Regione e Rete ferroviaria. Non sono previsti investimenti a Porto San Giorgio.

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