Circomania a Fano, processo alla transizione ecologia. Gli ambientalisti: «Scandaloso». Fattori: «Idea intelligente»

Si scalda il Festival che caratterizza la settimana della cultura

Circomania a Fano, processo alla transizione ecologia. Gli ambientalisti: «Scandaloso». Fattori: «Idea intelligente». Nella foto l'assessora alla cultura Cora Fattori
Circomania a Fano, processo alla transizione ecologia. Gli ambientalisti: «Scandaloso». Fattori: «Idea intelligente». Nella foto l'assessora alla cultura Cora Fattori
di Osvaldo Scatassi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 8 Marzo 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 11:46

FANO «Processate i combustibili fossili, non la transizione ecologica». Il sale delle critiche sul menù di Circonomia, il Festival che caratterizza la settimana della cultura a Fano. A Lupus in Fabula non è affatto piaciuto il titolo dell’iniziativa prevista domani alle 15.30 nel teatro della Fortuna: “Il processo alla transizione ecologica - Un pranzo di gala o un massacro sociale?”. 

Dubbi sui relatori

Nell’elenco delle perplessità il consiglio direttivo dell’associazione ambientalista ha inserito anche la scelta dei relatori, ritenendoli meglio predisposti all’accusa della sostenibilità, piuttosto che alla sua difesa. «Il Festival è nato per promuovere la transizione ecologica, però si ritiene interessante anche il confronto con punti di vista diversi», spiega Roberto Della Seta, organizzatore di Circonomia. Una filosofia condivisa dall’assessore comunale alla cultura, Cora Fattori: «Ho trovato attuale e intelligente l’idea di un processo, perché evidenzia come ancora oggi ci siano posizioni distinte, mettendole a confronto. Il Festival si pone con chiarezza a favore della transizione ecologica, trattata in modo scientifico, positivo e costruttivo. Il messaggio è rivolto alle nuove generazioni, non a caso la giuria del processo sarà composta da studenti degli istituti superiori».

Lupus in Fabula premette che gli incontri previsti dal programma di Circonomia «potrebbero portare dei contributi interessanti» e di conseguenza concorrere a «migliorare la sensibilità» in fatto di transizione ecologica, il tema cardine del Festival insieme con l’economia circolare.

Per essere contrastati e combattuti, problemi come riscaldamento climatico e perdita di biodiversità «devono essere conosciuti nella loro urgenza e gravità dalla stragrande maggioranza della popolazione».

L'idea non convince

L’idea del processo a teatro, però, non convince l’associazione ambientalista. Neanche un po’. «La transizione ecologica - argomenta Lupus in Fabula - non è un pranzo di gala né un massacro sociale, ma una necessità urgentissima e inderogabile. Sembra paradossale e scandaloso che non siano sottoposti a processo, seppure simbolico, i combustibili fossili o il capitalismo iperliberista che stanno provocando un aumento di emissioni in atmosfera e lo stravolgimento del clima, ma la transizione ecologica che dovrebbe essere una delle soluzioni del problema. È come se, a un festival sull’emancipazione femminile, fosse messa sotto processo non la cultura maschilista del possesso, ma la legislazione più restrittiva per combattere il femminicidio. L’associazione aveva fatto presente tale grossa contraddizione durante la fase preparatoria dell’evento, ma evidentemente tutto era già stato deciso».

Accusa e difesa

Il pool dell’accusa è composto dai giornalisti Giuliano Ferrara e Francesco Borgonovo, dalla presidente dell’Associazione copernicani, Patrizia Feletig, dal docente universitario Giuseppe Zollino e dall’esperto del mercato energetico Sergio Geraldo. Il pool della difesa: il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, la giornalista Francesca Santolini, l’ingegnere ambientale Annalisa Corrado, Francesco Starace di Eqt Infrastructure e l’imprenditore Diego Mingarelli. Presiede la giuria il giornalista Paolo Pagliaro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA